Come vestirsi alla première della Scala? Consigli utili per lui e per lei

Milano – Autentica eleganza e un pizzico di stravaganza saranno i protagonisti della première teatrale più attesa dell’anno. Milano, la città della moda, del design e del gusto, ha iniziato infatti il conto alla rovescia per l’inaugurazione della stagione del Teatro alla Scala. Ad aprire il sipario, giovedì 7 dicembre, sarà Andrea Chénier di Umberto Giordano che, dopo 32 anni, ritorna sul palcoscenico scaligero diretta, allora come oggi, da Riccardo Chailly per la regia di Mario Martone. Ad applaudire il soprano più amato dai milanesi Anna Netrebko e il tenore Yusif Eyvazov è atteso un parterre variegato avvolto nelle loro migliori mise.

Se l’abito lungo e prezioso per le donne e l’intramontabile smokingper gli uomini sono un passepartout in queste occasioni, la vera differenza la fanno i dettagli. Da evitare papillon oversize, gonne vaporose e abiti eccessivamente trasparenti. Consigliati invece i colori sobri e i tessuti preziosi. È quanto emerge da un’indagine realizzata da Espresso Communication per Bigi Cravatte Milano, una delle aziende italiane più rappresentative di cravatte e accessori di qualità, su un panel di 10 esperti tra fashion blogger e stylist.

“Rigore, sobrietà e raffinatezza sono imprescindibili in queste occasioni – spiega Paola Bigi, contitolare di Bigi Cravatte Milano – L’eleganza si manifesta nell’accurata scelta degli accessori che vanno a completare il look”. E se sul palco sfileranno rigidi corpetti, ampie gonne e culottes settecentesche, nel foyer si accalcheranno dame con abiti senza tempo impreziositi da gioielli, bagliori in metallo, eleganti pizzi e galantuomini in smoking, protagonista indiscusso degli eventi serali, nei classici colori nero e blu midnight. Luci spente in platea ma riflettori accesi sul red carpet per individuare tutti i dettagli degli outfit dei vip a cui ispirarsi per inventare il proprio stile gran soirée.

“Abito in pizzo color cipria o oro, in alternativa un long dress nero o rosso borgogna, in velluto o in raso, con sopra una stola dall’allure sempre chic”, suggerisce la fashion blogger Paola Soluri (tr3ndygirl.com). “Farsi notare sì, ma non a tutti i costi. Vietati i colori troppo sgargianti e prediligere il nero, il blu, il rosso e il bianco. Fondamentale è trovare il giusto equilibrio tra abiti importanti e gioielli preziosi”, consiglia la fashion blogger Ornella Picciau (thefashiondance.com).

D’obbligo per le donne una parure luminosa, di diamanti o pietre preziose, che catalizza l’attenzione dei fotografi e dei presenti grazie ai luccicanti giochi di luci. Come dimenticare per esempio il collier che Maria Callas indossò nel 1955, quando interpretò la Traviata di Luchino Visconti, o la parure di smeraldi di Enrica Invernizzi e i gioielli da capogiro della contessa Terry De Marinis. “Più che apparire per l’abito, si può giocare con gli accessori: una bella acconciatura raccolta per valorizzare orecchini pendenti, una scollatura con un collier importante e un piccolo scrigno prezioso da tenere tra le mani come borsa”, aggiunge Alessia Canella (styleshouts.com).

Essenziale per gli uomini, invece, adottare dei piccoli accorgimenti per rendere unico il classico abito scuro di gala. “Fondamentale è che l’abito calzi a pennello: la giacca deve essere sufficientemente comoda da poter essere tenuta allacciata anche durante lo spettacolo e la manica deve lasciar intravedere il polsino della camicia. I pantaloni invece non devono ripiegarsi sulla scarpa ma neanche mostrare la caviglia. Indispensabili, in queste occasioni, calzini abbastanza lunghi da non mostrare la gamba”, suggerisce Pierluigi Musco (papillonp.com). Numerosi infine i dettagli che rendono ogni abito unico: risvolti in raso lucido sui revers della giacca e sui pantaloni, panciotto e pochette bianca. E ancora l’elegante modello a doppiopetto o il più classico monopetto con un solo bottone frontale a contrasto. Infine completano l’outfit preziosi gemelli in oro bianco o giallo e il papillon in raso perfettamente annodato intorno a colletti solitamente bianchi ma permessi anche scuri.

“Da tre generazioni il nostro compito è creare delle collezioni che diano all’uomo una gamma completa di soluzioni per ogni occasione ed è proprio nei dettagli che risiede l’essenza di ogni prodotto – prosegue Paola Bigi – Per dare un tocco di rinnovamento allo stile, pur non scostandosi troppo dalla tradizione, proponiamo una versione della fascia da smoking e del papillon in raso dark navy che ben si abbina al look total black. Infine è importante prestare estrema attenzione alle misure: come per le cravatte Bigi, proposte in una larghezza massima di 8cm, anche il papillon dovrà rispettare dimensioni precise e non potrà essere più alto di 6 cm”.

Ed ecco infine i consigli degli esperti di stile per non commettere errori che possono trasformare una mise chic in un abbigliamento kitsch.

PER LUI

1- Papillon bianco per chi indossa il frac e nero o dark navy per chi preferisce lo smoking;

2- Vietato indossare una cravatta con il nodo allentato ed evitare nodi troppo importanti;

3- Prediligere colori sobri e disegni ton sur ton creando sintonia tra i differenti elementi indossati;

4- Prestare estrema attenzione alle misure: evitare papillon e cravatte oversize;

5- Banditi risvoltini e caviglie in mostra.

PER LEI

1- No a colori troppo sgargianti, sì a colori sobri come il nero, il blu, il bianco, il rosa cipria, il beige e l’oro;

2- Da evitare vestiti ampi e vaporosi che impedisco di stare comodamente seduti, occupando anche la poltrona vicina;

3- Optare per materiali pregiati come pizzo, velluto e raso;

4- Via libera a gioielli e accessori preziosi, ma senza esagerare;

5- Evitare scollature vertiginose ed eccessive trasparenze.

(Matteo Gavioli)

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