Firenze – Maggiore età raggiunta per la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, che con l’appuntamento del prossimo sabato 29 Novembre giunge alla diciottesima esperienza diretta di raccolta di cibo. Un appuntamento importante per un bisogno in costante crescita, anche in Toscana, dove sfumano sempre più i confini delle categorie sociali “classiche” che ricorrono a mense e strutture assistenziali.
Il Banco Alimentare della Toscana, che da anni sostiene circa 600 strutture caritative contribuendo alla raccolta e alla distribuzione di viveri, lancia l’appello per sabato, giorno in cui saranno 511 i punti vendita di grande distribuzione (43 nella sola città di Firenze) presso i quali sarà possibile acquistare prodotti da consegnare ai volontari del Banco, che stazioneranno all’entrata e all’uscita dei supermercati vestendo la consueta pettorina gialla. La speranza è quella di superare la raccolta del 2013 e le 717 tonnellate di prodotti acquistati che, sommati al cibo recuperato dagli sprechi della filiera alimentare, sono stati distribuiti in tutta la Toscana.
Il meccanismo di solidarietà non ha tuttavia impedito l’edizione “straordinaria” della colletta, dello scorso giugno. “Abbiamo più che mai bisogno dell’aiuto di tutti”, ha detto Leonardo Carrai, presidente del Banco toscano, intervenuto insieme all’assessore Sara Funaro. “Dopo 17 collette fatte si potrebbe pensare che l’appuntamento sia un gesto scontato, quasi automatico, di una macchina ben oliata. Invece il bisogno è in continuo aumento e non possiamo voltare le spalle a chi non riesce a fare un pasto ogni giorno”. Quest’anno lo sforzo dovrà essere ancora maggiore, anche perché il numero di punti vendita disponibili è inferiore rispetto a quello dello scorso anno. Per contro sono in crescita i dati sull’indigenza che vedono, ad oggi, un italiano su quattro a rischio povertà, e salire al 7,9% la percentuale d’incidenza della povertà assoluta.
“Tutto ciò che verrà raccolto in Toscana – ricorda Carrai – verrà distribuito in Toscana, secondo il criterio adottato da ciascuna regione”. Si potranno acquistare esclusivamente alimenti a lunga scadenza, non deperibili: prodotti per l’infanzia, biscotti, olio, riso, legumi, tonno in scatola, sughi e pelati. Tra i circa 15.000 volontari che presidieranno i punti vendita, sarà possibile scorgere qualche cappello con le penne, oltre a mezzi militari. Alla Giornata aderiscono infatti anche gli alpini (circa 100 su Firenze), che già collaborano con il Banco nella distribuzione del cibo, e l’Esercito, che metterà a disposizione 6 mezzi per il trasporto delle merci dai supermercati ai magazzini di stoccaggio. La distribuzione degli alimenti raccolti alle associazioni che operano sul territorio inizierà lunedì prossimo.
Per conoscere tutti i punti vendita aderenti all’iniziativa ci si può informare sul sito del Banco Alimentare, nella sezione http://www.collettaalimentare.it/punti-vendita
Fino al 4 dicembre sarà inoltre possibile sostenere l’attività del Banco con una donazione di 2 euro inviando un sms al numero 45504, o di 2/5 euro chiamando da rete fissa lo stesso numero.