Riceviamo e pubblichiamo una nota del garante dei detenuti toscano Giuseppe Fanfani sul suicidio di un collaboratore di giustizia nel carcere fiorentino di Sollicciano.
Firenze – “La vita di un uomo merita più investimenti di un monopattino. Non è più tollerabile questa inerte indifferenza. Solleciterò Governo e ministro perché molte delle risorse oggi a disposizione siano investite sulla cura e l’assistenza dei detenuti”. È il commento del Garante regionale Giuseppe Fanfani appresa la notizia del suicidio di un collaboratore di giustizia a Sollicciano.
“Il suicidio, per di più di un collaboratore di giustizia, ripropone nuovamente e con estrema gravità il problema dell’integrità personale, della sicurezza e dell’assistenza e cura verso i più fragili all’interno delle carceri. Un tema che dovrebbe qualificare la democrazia di un popolo e il rispetto dei principi costituzionali, e che invece tutte le volte ci pone di fronte ad una pratica quotidiana ed a una situazione carceraria della quale la collettività dovrebbe vergognarsi” continua Fanfani.
“Quest’uomo aveva iniziato un cammino diverso e di redenzione e come tale doveva essere ancor di più tutelato e protetto anche nelle conseguenti note fragilità”. “Il silenzio, colpevole e l’indifferenza evidente del legislatore e del Governo sono tangibili. Più che ad un bonus mobilità è necessario un intervento deciso, serio e finalmente tangibile sui nostri istituti penitenziari” conclude il Garante.