Lo smog non dà tregua. Le brevi precipitazioni di domenica non sono bastate a far scendere sensibilmente le concentrazioni di Pm10 superiori al limite dei 50 microgrammi per metro cubo da oltre 10 giorni consecutivi. Una situazione che ha indotto l’Amministrazione comunale ad adottare, da oggi e fino a giovedì, compreso, ulteriori restrizioni al traffico, con l’eccezione di casi di emergenza e servizio sanitario, e al riscaldamento domestico. Si tratta di “misure emergenziali di secondo livello”, la cosiddetta allerta 2, per il contenimento degli inquinanti e la salvaguardia della qualità dell’aria. I provvedimenti di limitazione del traffico riguardano i veicoli a benzina Euro 0 ed Euro 1 e i veicoli a gasolio Euro 0, 1, 2, 3 ed Euro 4. Per questi mezzi, vengono eliminate le deroghe alla circolazione finora previste.
“Con le nuove regole regionali, dopo quattro giorni di sforamento si arriva al livello 1 d’emergenza, dopo dieci giorni al livello 2. Ci troviamo a questo livello perché abbiamo raggiunto dodici giorni di sforamento continuativo e le previsioni per i prossimi non sono positive”, spiega l’assessore all’Ambiente Mirko Tutino a margine del Consiglio comunale, dove si discute un ordine del giorno urgente presentato dal Movimento 5 Stelle sull’emergenza smog. “Abbiamo inasprito – prosegue l’assessore – le regole che bloccano il traffico nella nostra città, soprattutto per le macchine a gasolio: gli Euro 0, 1, 2, 3 e 4 non avranno più le deroghe delle tre persone a bordo, dei veicoli a uso commerciale e altre deroghe che non sono legate alla sanità né a necessità impellenti delle persone ma che sono, di fatto, connesse a attività collaterali”. L’obiettivo, fa sapere Tutino, è di “ridurre, nei prossimi giorni, ulteriormente il numero di auto in circolazione”. Si stima che, col nuovo provvedimento, sarà potenzialmente fermato il 24 per cento del parco auto reggiano. Su oltre 111 mila veicoli, quelli interessati dal provvedimento saranno circa 27 mila.
Resta aperta la questione dei controlli sul rispetto dei provvedimenti. “E’ un tema in capo alla polizia Municipale che nella nostra città segue tanti aspetti – dice l’assessore -. Quindi anche la forza che si ha da mettere in campo non è sempre quella che potrebbe servire per far valere il provvedimento. Negli ultimi giorni sono stati fatti più di un centinaio di controlli, con 18 postazioni che si sono mosse su tutta la città. Una parte significativa dell’attività di controllo è stata svolta”.
Da oggi scatta anche il divieto di utilizzare biomasse – legna e pellet – per il riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) con classe di prestazione emissiva inferiore alle quattro stelle. Non si potranno bruciare all’aperto residui vegetali, fare falò, barbecue o fuochi di artificio, né si potranno spargere liquami zootecnici. Sempre in materia di riscaldamento, le temperature di case, uffici, luoghi per le attività ricreative associative o di culto, nelle attività commerciali non potranno superare i 19 gradi, mentre i luoghi che ospitano attività industriali ed artigianali non potranno spingersi oltre i 17 gradi. Sono esclusi da queste indicazioni gli ospedali e le case di cura, le scuole ed i luoghi che ospitano attività sportive.
Nella tarda serata di ieri sala del Tricolore ha approvato l’ordine del giorno dei 5 Stelle che impegna sindaco e giunta a informare i cittadini sui rischi per la salute derivanti “da questa emergenza ambientale e dalla elevata esposizione di particolato”; a predisporre un piano di comportamenti “atti a limitare l’esposizione agli inquinanti atmosferici”; a organizzare una conferenza tra i sindaci della Pianura Padana per mettere a punto una strategia condivisa.