CMR Edile, cassa integrazione per tutti i 125 lavoratori

Il piano di intervento complessivo prevede un consistente adeguamento dell’attuale struttura organizzativa

E’ stato sottoscritto nei giorni scorsi in Provincia un accordo di cassa integrazione guadagni straordinaria per riorganizzazione aziendale, della durata di un biennio, per tutti i 125 lavoratori attualmente in forza alla CMR Edile Spa. L’intesa –  firmata da rappresentati della Provincia di Reggio Emilia, dell’impresa, di Legacoop e della Fillea-Cgil – si inserisce all’interno di un complesso processo di riorganizzazione produttiva dell’azienda, che ha stretto legami anche con altre imprese del settore edile, al fine di creare sinergie gestionali ed operative.

Il piano di intervento complessivo prevede un consistente adeguamento dell’attuale struttura organizzativa così da rispondere al meglio alle nuove esigenze di mercato del settore edile, che è in grave crisi e abbisogna di profonde ristrutturazioni e rapide ricerche di nuovi sbocchi commerciali, per riposizionare le aziende sul mercato nazionale ed internazionale. Questo processo particolarmente complesso, che prevede un piano di  investimenti  nell’arco del biennio, sarà accompagnato anche da azioni di formazione e di riqualificazione del personale, soprattutto delle figure tecniche e commerciali, grazie all’utilizzo di fondi propri e di risorse da attingere ai Fondi interprofessionali (FonCoop).

“Siamo di fronte ad un importante passo da parte di CMR Edile, per rilanciare il proprio assetto produttivo e commerciale  commenta il vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia,Pierluigi Saccardi Davanti alle enormi difficoltà che coinvolgono il settore delle costruzioni nel nostro territorio, come del resto nell’intero Paese, l’azienda intende riproporsi meglio attrezzata per affrontare le sfide proposte dalle nuove esigenze di mercato. Ciò non può che vederci solidali nel difficile percorso intrapreso che prevede investimenti, in particolare nella riqualificazione delle risorse umane, possibili anche grazie all’uso di adeguati ammortizzatori sociali indispensabili, in questo momento di difficoltà produttiva generalizzata, soprattutto per affrontare processi di riorganizzazione produttiva non più solo di singole aziende, ma di interi settori produttivi, come quello delle costruzioni.

Per questo il nostro appello, trovandoci ogni giorno in  trincea nell’affrontare crisi e ristrutturazioni aziendali, va alle istituzioni regionali e nazionali, affinché venga garantito il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali, che deve essere una delle priorità del nuovo governo in formazione”.

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