Firenze – Attenzione ai rubinetti, fiorentini, pratesi e pistoiesi: secondo l’indagine realizzata dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, l’acqua che scorre in quelle tubature è la più cara d’Italia. E dopo, seguono, altre due città toscane: Siena e Grosseto. Con un futuro ancora più nero: infatti in prospettiva, dice l’associazione, sono in crescita tariffe e perdite di prezioso liquido da reti “colabrodo”. I risultati dell’indagine sono stati presentati in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, che si celebra il 22 marzo.
Ma quanto pagano fiorentini, pratesi e pistoiesi di media in un anno? 563 euro, a fronte dei 120 euro annuali medi di Isernia, la città meno cara. A Siena e Grosseto, la spesa media è di 562 euro. Non solo, il trend dei costi non rassicura: l’acqua aumenta del 6,6% rispetto al 2013 e del 52,3% rispetto al 2007. Toscana anche stavolta si distingue: la spesa media in un anno è di 526 euro, con una incremento del 5,6% rispetto al 2013. A livello italiano, la media di spesa di una famiglia per l’acqua è di 355 euro nel 2014.
Infine, altro elemento importante, ecco i dati della dispersione del prezioso liquido in rete: le performances peggiori, fino al 60%, in Calabria e nel Lazio, le migliori in Valle d’Aosta (20%) e Trentino Alto Adige (26%); la media italiana si posizione sul 37%.