Firenze – Cinghiali. cinghiali in città, in via di Soffiano, dove a rimetterci il naso, fratturato, una costola, incrinata, e varie escoriazioni in aggiunta, è stata la presidente del consiglio comunale di Firenze, Caterina Biti, che, incappando in motorino in un “duetto” di cinghiali in via di Soffiano, è volata a terra. Ma le lamentele non si contano più, per “l’invasione” di selvatici con cui ha a che fare la città da qualche tempo a questa parte. Non solo cinghiali, anche caprioli, come succede ad esempio con le segnalazioni (e almeno una cattura) in piazza Edison. Ma sembra che a fare la parte del leone siano proprio i cinghiali, sul cui numero la nostra Regione vanterebbe una sorta di primato rispetto agli altri territori italiani. Il numero dei cinghiali sarebbe infatti di 4,5 volte superiore al dato che l’Ispra considera “normale”. E sembrano spuntare ovunque, a Careggi, ad esempio, ma anche nell’area contigua all’ospedale San Giovanni di Dio a Scandicci, dove, come avverte una nota dell’Asl Toscana Centro, “lunedì prossimo (24 aprile), come comunicato dalla Polizia Provinciale, dalle ore 7,00 alle 11,00 sarà effettuato un intervento di abbattimento selettivo nei confronti dei cinghiali, che interesserà terreni di proprietà dell’Azienda Sanitaria contigui all’ospedale San Giovanni di Dio. L’intervento si è reso necessario in particolare su richiesta di un’azienda agricola confinante con il presidio ospedaliero, dal momento che nell’ultimo anno essa ha subito svariati danni alle colture da parte degli ungulati, che ormai abitualmente frequentano l’area. Al fine di diminuire la densità degli animali è stato quindi richiesto un intervento per il loro contenimento, come previsto dalla normativa vigente”.
I “numeri” li aveva dati, quasi un anno e mezzo fa, proprio l’assessore all’agricoltura regionale Marco Remaschi, quello della “legge ammazzacinghiali”, come è passata ormai alla “storia”. In Toscana ci sarebbero ( dati del 2015) 500.000 tra cinghiali, daini, cervi, caprioli. Di questi, ne andrebbero eliminati almeno la metà. I primi dati sull’applicazione della (contestatissima) legge 10 del 2016, sono stati presentati da Remaschi verso la fine di febbraio scorso. La legge approvata un anno fa prevede l’intensificazione delle attività di caccia nei confronti degli ungulati nelle aree agricole identificate come aree “non vocate”. E nel 2016, nonostante il ritardo con ci la legge è stata applicata in varie province, si è arrivati, per qaunto riguarda i cinghiali a circa 100mila capi abbattuti. Nel 2017, nonostante le contestazioni delle associazioni animaliste, si dovrebbe aumentare ancora il numero degli abbattimenti.
Sulla questione, prendendo “spunto” dall’incidente occorso a Caterina Biti, interviene con una nota anche Luca Giannozzi, presidente dell’Unione agricoltori di Firenze, che ritiene che serva ancora “un rinforzino” alla legge. “Ecco i risultati della nuova legge sugli ungulati varata dalla Regione Toscana. Crescono gli avvistamenti, i danni e gli incidenti in tutta le Regione. Ci chiediamo cosa ancora dobbiamo ancora aspettare per non essere più alla mercé di animali ormai fuori controllo. Siamo dispiaciuti che questa volta a fare le spese di una gestione così scellerata del problema sia stata la presidente del Consiglio Comunale di Firenze Caterina Biti, per fortuna senza gravi conseguenze, ma forse questo incidente potrà aiutare a sensibilizzare ancora di più le istituzioni per lavorare ad un piano abbattimenti che permetta di superare concretamente questa situazione. Alla presidente Biti l’augurio di una pronta guarigione”.