Cinema di qualità all’Odeon: al via la nuova stagione

La nuova stagione del Cinema Odeon, punto fisso nel panorama cinematografico fiorentino, si inaugurerà questa sera, giovedì 28 agosto alle ore 20.10, con Mud il nuovo film di Jeff Nichols (uno dei registi americani indipendenti più apprezzati di oggi, autore del bellissimo Take Shelter ma purtroppo semisconosciuto in Italia) interpretato da uno strepitoso Matthew McConaughey (Premio Oscar per Dallas Buyers Club e interprete di una delle serie più belle dell’anno, True Detective che arriverà presto sugli schermi italiani), in una drammatica storia di formazione puntellata di romanticismo e disillusione, non priva di tocchi thriller. Ma questo sarà solo l’inizio, saranno infatti tante le pellicole che verranno presentate in versione originale nei primi due mesi di programmazione della sala.

Tra i titoli più importanti segnaliamo: dal 4 settembre il visionario e oscuro “Under The Skin” di Jonathan Glazer, con una bellissima Scarlett Johansson nel ruolo di un’aliena alla scoperta della razza umana; dall’11 settembre sarà il turno di “The Fault in our Stars – Colpa delle stelle” melodramma sentimentale tratto dall’omonimo romanzo di John Green e che ha commosso l’America; dal 25 settembre in sala potremo vedere il nuovo film di Luc Besson che ha aperto l’ultimo Festival di Locarno, il thriller d’azione “Lucy” con Scarlett Johansson nei panni di un’eroina alla ricerca di vendetta; dal 9 ottobre il secondo episodio di “Sin City”, l’all stars movie tratto dai graphic novels di Frank Miller; dal 13 ottobre “Mommy”, il film (al centro del racconto il sanguigno e viscerale rapporto tra una madre e un figlio) che ha stregato l’ultimo Festival di Cannes, firmato dall’autore canadese del momento, l’enfant prodige Xavier Dolan; dal 16 ottobre l’omaggio all’universo hitchcockiano di “Two Faces of January – I Due Volti Di Gennaio”, con Viggo Mortensen e Kirsten Dunst; infine dal 20 ottobre il nuovo attesissimo thriller di David Fincher, “Gone Girl – L’amore Bugiardo”, con Ben Affleck nel ruolo di un marito accusato dell’omicidio della moglie e che tra sospetti e certezze dovrà riuscire a difendersi..

Sono tre le anteprime nazionali che ci saranno all’Odeon nei prossimi due mesi. Quella di maggior rilievo è fissata per mercoledì 15 ottobre: “The Salt Of The Earth – Il Sale Della Terra”, il nuovo film di Wim Wenders, che ha vinto il premio speciale nella sezione Un Certain Regard all’ultimo festival di Cannes. Il documentario esplora l’universo artistico e la vita del fotografo brasiliano Sebastiao Salgado, raccontandolo attraverso un doppio sguardo, quello di Juliano Ribeiro Salgado – figlio dell’artista – deciso a conoscere meglio la figura di una padre spesso distante da casa, e quello di Wenders, da sempre appassionato di viaggi e di fotografia e grande ammiratore di Sebastiao Salgado.

Martedì 16 settembre sarà la volta di “Mary’s Land” del regista spagnolo Juan Manuel Cotelo che sarà presente in sala e che introdurrà il film, da anni impegnato in una ricerca personale sul rapporto tra cinema e fede. Lunedì 22 settembre l’anteprima nazionale (in collaborazione con la rivista «Terranuova») di “Microbirth”, film documentario dei registi britannici Toni Harman e Alex Wakeford che affronta – con effetti sorprendenti – la questione del processo naturale della nascita, riflettendo sui problemi causati dall’eccessiva medicalizzazione del parto.

Saranno numerosi anche gli eventi speciali in programma. Venerdì 5 settembre l’Odeon si apre per la prima volta alla club music: grazie alla collaborazione con Lattex+ salirà infatti sul palcoscenico Andy Stott, artista di fama internazionale, la cui produzione ha spaziato dalla Techno al Garage, dalla House al Footwork (nel 2012 ha pubblicato un album che è già considerato una pietra miliare, Luxury Problems, che introduce la voce di Alison Skidmore, e che ha suscitato un forte interesse oltre ad apparizioni a numerosi festival ed eventi, continuando ad esporre il suo lavoro a un pubblico in continua crescita e che ne è spesso stregato).

In concomitanza con l’arrivo di David Lynch al Lucca Film Festival per la retrospettiva a lui dedicata, l’Odeon propone, lunedì 29 settembre, l’ultima realizzazione video del grande regista americano: il documentario “Duran Duran Unstaged”, che mette insieme un universo musicale – quello rappresentato negli anni Ottanta dai Duran Duran – con un modo particolare di concepire il cinema, quello, per l’appunto, di Lynch. La fusione si è realizzata il 23 marzo 2011, in occasione del concerto che la band tenne – con la sua formazione originale con Simon Le Bon, Nick Rhodes, John e Roger Taylor – al Mayan Theater di Los Angeles. Lì, il regista seguì lo spettacolo riprendendo e montandolo live secondo i suoi gusti e i suoi canoni stilistici. Il risultato è un progetto unico, rivolto ai fan della band inglese ma non solo.

Infine ritornerà anche l’appuntamento con la rassegna “I martedì al cinema con Palazzo Strozzi”, grazie alla collaborazione con la Fondazione Palazzo Strozzi. Saranno cinque i grandi classici (a ingresso gratuito, dal 30 settembre al 28 ottobre, ogni martedì alle 20.30) proposti in versione originale con sottotitoli in italiano. In concomitanza con la mostra “Picasso e la modernità spagnola” (a Palazzo Strozzi dal 20 settembre) la selezione di quest’anno intreccia strade e percorsi artistici diversi, che durante il Novecento hanno segnato la cultura iberica (ed europea) grazie a una riflessione su temi cruciali come la guerra e la lotta politica, e grazie al racconto lucido e originale di una società sempre in bilico tra tradizione e modernità: dalla satira dissacrante di Luis Buñuel (Il Fascino Discreto Della Borghesia) all’impegno di Ken Loach (Terra e Libertà), dalle passioni di Pedro Almodóvar (Donne sull’orlo di una crisi di nervi) alle inquietudini di Fernando Arrabal (L’albero di Guernica) e Alejandro Amenábar (Apri gli occhi).
Al di fuori di questa rassegna, mercoledì 8 ottobre, un’importante proiezione speciale realizzata grazie alla collaborazione con la Cineteca di Bologna: I 400 COLPI, film-manifesto della Nouvelle Vague realizzato nel 1959 da François Truffaut e affidato al volto di un ragazzo, Jean-Pierre Léaud (che ha recentemente ricevuto il Pardo alla carriera al Festival del Cinema di Locarno e il cui viso è apparso sulla locandina dell’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia) che diverrà da quel momento il volto-simbolo della nuova onda del cinema francese. Il capolavoro di Truffaut verrà proposto in una splendida versione restaurata originale con sottotitoli in italiano.

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