Firenze – Sono le tante storie da un paese in trasformazione le protagoniste del 17° River to River Florence Indian Film Festival, l’unico festival in Italia interamente dedicato alla cinematografia indiana che si terrà da giovedì 7 a martedì 12 dicembre al cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour 50r) e in vari spazi della città.
Quaranta eventi in programma tra proiezioni (in anteprima mondiale e italiana), una mostra, incontri con i protagonisti, lezioni di cucina ed eventi off, sotto la direzione artistica di Selvaggia Velo, per uno spaccato su una realtà in rapidissima evoluzione, con i racconti da tutte le regioni dell’India, dove l’esplorazione della sessualità si affianca ai matrimoni combinati, la battaglia per i diritti della comunità LGBT (tra i focus principali del festival) si combina a tradizioni secolari, le donne lottano ogni giorno per conquistare ruoli di primo piano nella società e la comunità richiede a gran voce una democrazia più forte, per tutti. Tra i temi, anche l’integrazione razziale, il cinema di “Bollywood” e un omaggio ai 70 anni dall’Indipendenza dall’impero britannico.
Sarà l’anteprima italiana di Newton, pellicola di satira politica del regista Amit Masurkar, candidata dall’India agli Oscar come Miglior Film Straniero, ad inaugurare giovedì 7 dicembre alle ore 20.30 il 17/mo River to River Florence Indian Film Festival. Il film, presentato alla 67° Berlinale, premiato con il prestigioso “International Federation of Art Cinemas”, e reduce dal Tribeca Film Festival e dal Festival Internazionale del Cinema di Hong Kong, dove si è aggiudicato il premio della giuria, è una brillante commedia nera sulla violazione dei diritti umani e la necessità di rafforzare la democrazia. Il regista racconta lo stato della corruzione in India attraverso le peripezie di un giovane e ingenuo impiegato inviato a vegliare sulle elezioni in un piccolo villaggio nella giungla. A presentare il film, Manish Mundra, produttore del film e fondatore della famosa casa di produzione indiana Drishyam Films.
La cerimonia di chiusura della 17esima edizione, martedì 12 alle ore 20.30, vedrà invece come protagonista un ospite d’eccezione del calibro di Hansal Mehta, regista cult della cinematografia indiana, riconosciuto a livello internazionale dai più importanti festival del mondo e vincitore del “National Film Award for Best Direction”, il più prestigioso riconoscimento cinematografico in India. Considerato il catalizzatore di un cambiamento di tendenza nel cinema indiano, Mehta sarà a Firenze a presentare la prima italiana del suo ultimo film Omertà, uno spaccato sul terrorismo internazionale attraverso la vita del colto e affascinante estremista indo-inglese Omar Sheikh, di fede islamica, riconosciuto responsabile dell’omicidio del giornalista del Wall Street Journal Daniel Pearl nel 2002, per il quale sta tuttora scontando la pena.
I 70 anni di indipendenza dell’India dall’impero britannico, ottenuta il 15 agosto del 1947, saranno omaggiati dal River to River con due film cult e un filmato in prima assoluta. Si parte il 9 dicembre alle ore 11.00 con l’inedito di Quel giorno – morte di Gandhi di Rai Teche; a seguire, Rocco Altieri, presidente del Centro Gandhi Onlus, e Fabrizia Baldissera, prof.ssa associata di Lingua e Letteratura Sanscrita dell’Università degli Studi di Firenze, animeranno l’incontro Oltre il mito.Cosa resta del Mahatma oggi.
Alle 15.30, sarà proiettato il pluripremiato film Gandhi di Richard Attenborough, del 1982, biopic sul Mahatma Gandhi, interpretato da Ben Kingsley e vincitore di otto premi Oscar, che ripercorre le tappe più importanti della sua esistenza, dalla vita da giovane avvocato alla morte avvenuta il 30 gennaio 1948, poco dopo l’Indipendenza dell’India. A chiudere l’omaggio, il 10 dicembre alle 16.00, Earth della regista Deepa Mehta, film cult del 1998, appartenente alla Trilogia degli Elementi della Mehta, e ambientato a Lahore nel 1947, anno della partizione e dell’Indipendenza dell’India. A seguire, la regista sarà in collegamento skype per rispondere alle domande del pubblico.