Parigi – Nei primi nove mesi del 2014 gli investimenti nel cinema francese hanno subito una contrazione del 23% a 536 milioni di euro. A lanciare un grido d’allarme è il CNC, il centro nazionale del cinema e dell’immagine animata) preoccupato di come il prefinanziamento dei film made in France stia diventando sempre più difficile. A causa di questo calo, nei primi tre trimestri i film che hanno ricevuto il nulla osta da parte del CNC sono scesi dai 150 del 2013 a 131 di quest’anno.
Secondo il quotidiano parigino ‘Les echos’ a limitare i finanziamenti vi sarebbero il calo del fatturato delle televisioni gratuite (obbligate per legge a investire il 3% dei loro ricavi nella produzione cinematografica), la riduzione degli investimenti di alcuni distributori che negli anni scorsi avevano perso molti soldi nonché il minor numero di coproduzioni. La crisi è avvertita sopattutto nei film a basso costo, tra 1 e 2 milioni di euro. La media delle produzioni è di 4.
Ad alimentare la preoccupazione che si tratti di una tendenza irreversibile e non una correzione di un mercato iperdimensionato si sono aggiunti i dati della Ficam , la federazione che raggruppa le industrie tecniche, secondo cui le riprese di film in Francia sono scese del 17% nei primi nove mesi del 2014. I film in via di produzione sono 110 , nello stesso periodo del 2013 erano stati 133. “Siamo in un momento estremamente preoccupante in quanto il volume di produzione è sceso ai suoi livelli più bassi dal 2008” ha sottolineato la Ficam. A incidere sul numero dei film girati in Francia vi sono i costi e la concorrenza di altri paesi europei, come il Belgio e il Lussemburgo.
Nel 2013 i film francesi sono stati 200 ma solo il 10% ha fatto soldi. Secondo le classifiche d’oltralpe, quello che ha battuto tutti i record di perdite è stato “Le premier homme” di Gianni Amelio che, costato 10,3 milioni, ha avuto solo 36.000 spettatori. Cioé avrebbe incassato due euro per ogni 100 investiti.