Livorno – L’appalto per la gestione dei cimiteri La Cigna e Antignano è stato affidato (il bando di affidamento del Comune di Livorno è stato concluso il 9 marzo), ma il sindacato Federcofit avanza dubbi: “Preoccupati per rischio incompatibilità”.
La questione che solleva Katia Catassi, presidente regionale della Federazione Comparto Funerario Italiano (Federcofit), il sindacato che raggruppa i principali operatori italiani, è la seguente: “L’appalto – spiega – è andato a un’Associazione Temporanea di Imprese (Ati) che in questi giorni risulta ancora in costituzione. Il motivo della preoccupazione riguarda la possibile presenza, nell’Ati, di soggetti attivi nel settore delle pompe funebri: la legge infatti sancisce l’incompatibilità tra l’attività funebre e la gestione dei cimiteri. Qualora emergessero posizioni simili saremmo costretti ad affidarci ai nostri legali per contestare l’appalto”.
Questione non da poco e che potrebbe anche essere già in atto: “Già oggi – prosegue infatti Catassi – è attivo nei due cimiteri, non è chiaro a quale titolo, un servizio di navetta effettuato con mezzi di Svs Italia, l’associazione livornese che opera sia nei servizi sanitari sia, tramite una srl, nei servizi funebri”.
Sul piano legislativo la gestione dei servizi funebri potrebbe presto vedere una radicale riforma: è infatti al vaglio una proposta di legge nazionale, ddl Gasparini, mentre in Toscana la Regione ha iniziato l’iter per la riforma del Regolamento funerario. “Nel nostro settore è tassativo per le istituzioni e per le imprese riuscire a tutelare prima di tutto i cittadini, ma anche la libera concorrenza – conclude la presidente di Federcofit – spesso chi opera in altri campi, come il sociale o nella sanità, si trova in una posizione avvantaggiata o addirittura di monopolio nell’offrire i propri servizi, soprattutto poiché si rivolge alle famiglie in un momento di grande dolore e fragilità”.