Cile, la Centrale di Cerro Pabellón dal cuore toscano

Firenze – Inaugurata nel 2017 la centrale di Cerro Pabellón, la prima del suo genere in tutto il Sud America si amplia. Sono partiti infatti i lavori di costrizione della terza unità della centrale grazie alla joint venture tra Enel Green Power ed Enap avviata da Geotérmica de Norte.

Quello che rende particolare e assolutamente unica la centrale del Cile è che è stata costruita a 4500 metri sopra il livello del mare sull’altopiano cileno del deserto di Atacama e che il suo cuore è toscano.

Le conoscenze per la realizzazione di questa centrale geotermica dei record sono toscane, gli ingegneri Enel Green Power che operano nelle aree geotermiche dislocate tra le province di Pisa, Siena e Grosseto – che con le sue 34 centrali geotermoelettriche rappresenta il più antico complesso geotermico del mondo –, ma è stato di grande rilievo anche l’apporto di altre aziende locali come la PES di Rosignano Solvay.

La terza unità da 33 MW comporta un investimento di circa 100 milioni di dollari con la completa operatività prevista nella seconda parte del 2020.

Secondo Enel Power “il nuovo impianto, abbinato alle due unità già operative che generano 48 MW complessivi, porterà la capacità installata di Cerro Pabellón a 81 MW. Una volta operativa, la terza unità consentirà alla centrale geotermica di generare 600 GWh all’anno, evitando così l’emissione di circa 468.000 tonnellate di CO2 nell’atmosfera”.

«Stiamo mettendo a frutto la nostra comprovata esperienza nell’energia geotermica, oltre a sfruttare le caratteristiche tecniche delle unità esistenti di Cerro Pabellón e della linea ad alta tensione per aumentare la capacità produttiva della centrale e ottenere così il massimo dalle risorse geotermiche del Cile – spiega Guido Cappetti, direttore generale di Geotérmica del Norte – La costruzione di questa nuova unità conferma il nostro ruolo di pionieri nello sviluppo dell’energia geotermica sia a livello tecnico che finanziario, considerata l’importanza che questa fonte può giocare nella diversificazione e nella sostenibilità del sistema energetico cileno».

Da non sottovalutare è che la costruzione sarà lavoro per molte maestranze  locali. Si calcola che saranno incaricati oltre 700 addetti che oltre alla costruzione saranno impiegati nei trasporti, catering e lavanderia. Un contributo fondamentale per l’economia locale e lo sviluppo socioeconomico della zona.

 

Foto: sezione media Enel Green Power

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