Firenze – Un giorno storico per la mobilità eco-sostenibile toscana, che comincia stamani dalla Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati con l’accordo firmato da Regione Toscana, Anci Toscana, la Città Metropolitana di Firenze, le Province di Arezzo, Pisa e Siena, l’Unione dei Comuni montani del Casentino e altri 57 Comuni. L’obiettivo è la realizzazione di una pista ciclabile lungo l’Arno, dalla sorgente alla foce, di cui alcuni lavori sono già in corso (grazie a finanziamenti pregressi).
“Tra quattro o cinque anni la Toscana avrà una delle ciclopiste più affascinanti d’Europa”, dichiara l’Assessore regionale alle infrastrutture Ceccarelli, “una grande opportunità anche di richiamo turistico”. Si parla di un’opera che si estenderà per 432 chilometri e attirerà amatori italiani e non solo. La presidente ANCI Biagiotti sottolinea l’importanza della pista come modalità più semplice di accesso ai servizi: “grazie a questo accordo, verrà garantita la continuità del percorso”, in controtendenza rispetto alla situazione attuale in cui le piste, a un certo punto, si interrompono e non portano da nessuna parte. Anche se i comuni vivono difficoltà finanziarie non indifferenti, ha aggiunto Biagiotti, “devono prestare attenzione a questo tema che rappresenta una sfida importante”.
Sarà la Regione a finanziare quest’opera e ad affiancare i Comuni fin dalla fase di progettazione, con un contributo complessivo di 4,2 milioni di euro per la realizzazione di 6 nuovi tratti di pista ciclabile e la progettazione di altre 10 infrastrutture.
Stamattina i rappresentanti degli enti coinvolti hanno firmato l’accordo che darà l’avvio alla creazione del collegamento di due tratti nel Comune di Pisa; il collegamento dei tratti di ciclabile tra Signa e la stazione ferroviaria di Montelupo fiorentino; il collegamento dei tratti di ciclabile tra il Girone (Firenze) e Scandicci; la manutenzione straordinaria del sentiero della bonifica nelle province di Arezzo e Siena; e il collegamento del sentiero della bonifica con la ciclopista dell’Arno.
Inoltre è prevista la progettazione di altri tratti per ottenere, in cinque anni, un lungo percorso a livello delle grande regioni verdi d’Europa.