Ciclismo europeo invaso dal virus, a rischio il Giro d’Italia

Firenze – E’ ad alto rischio il Giro d’Italia di ciclismo in calendario dal 9 maggio, partenza da Budapest con le prime tre tappe in Ungheria, ed arrivo il 30 maggio a Milano.

Perdurando questa grave situazione una cosa sembra certa : la partenza non sarà più da Budapest perché il governo di quel paese ha dichiarato lo stato di emergenza (anche se i casi di coronavirus in Ungheria al momento sono pochi) disponendo divieti molto severi e simili a quelli presi in Italia.

Insomma al momento sono chiuse le frontiere magiare ed i divieti di accesso predisposti dal governo non prevedono una scadenza. Annullata Budapest, la partenza potrebbe essere spostata in un’altra città probabilmente italiana. Qualche soluzione alternativa esiste se l’epidemia mollerà la presa.  Magari organizzare il Giro nella seconda metà dell’anno). Ma al momento prevale il pessimismo su questa popolare e centenaria corsa.

Mauro Vegni organizzatore del Giro d’Italia ha detto “E’ possibile anche un’altra sede di partenza ed un’altra data. Per ora aspettiamo che arrivi il 3 aprile”. Mancano ancora due mesi alla partenza della corsa rosa quindi la situazione sanitaria nel nostro paese potrebbe essere tornata quasi normale ed il Giro avere il suo spazio.

E riprendere il calendario gare per professionisti dopo la soppressione de la “strade bianche” a Siena; la classica a Larciano di Pistoia; la Tirreno-Adriatico; la Milano Sanremo e Giro della Sicilia.

La situazione del grande ciclismo è allarmante in molti altri paesi europei (e non solo). Tra le corse famose annullate il Giro di Catalogna in Spagna; il Giro delle Fiandre in Belgio (vinto tre volte da Fiorenzo Magni). Annullate altre diverse gare nei Paesi Bassi tra cui la Rounde Van Drenthe ed il circuito de La Sarthe. E’ rimasta in piedi ed è in corso  di svolgemento solo la Parigi-Nizza.

Nel ciclismo minore di casa nostra anche gli organizzatori della 58° classica per under 23 a Poggio alla Cavalla (frazione di Lamporecchio) prevista per il 13 aprile (lunedì di Pasqua) hanno deciso di riparlarne il prossimo anno.

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