Ciclismo amatoriale: la Medicea delle sorelle Coppini

Prato – Tutto pronto per la “La Medicea”, la  III prova Coppa Toscana vintage in abbinata al 6’ Memorial Enzo Coppini, uno dei più noti ciclisti toscani nonché professionista negli anni ‘50, e al 1’ Trofeo Giuseppe Olmo, il ciclista su strada che detenne nel 1935 il premio dell’ora sulla pista del Vigorelli.

Si comincia sabato 2 giugno dalle ore 9, con una mostra scambio bici e abbigliamento d’epoca con numerosi espositori provenienti da tante parti d’Italia, per poi concludersi domenica 3 giugno con partenza alle ore 9.00.

Previsti tre percorsi di 40,50 e 70 chilometri in parte su strade “bianche”, le caratteristiche  sterrate tipiche delle campagne toscane che rendono le gare ciclistiche uniche nel loro genere. E così tra i  paesaggi di viti e di olivi dei colli toscani che incorniciano Carmignano, Poggio a Caiano fino a Pistoia, i ciclisti vintage si cimenteranno in una gara emozionante con un finale allietato da un “Pasta Party”per tutti gli iscritti alla manifestazione.

“Mio padre sarebbe contento”, così Alessandra Coppini che insieme alla sorella Valeria, gestisce lo storico negozio in piazza Ciardi a Prato, (Coppini Sport), aperto proprio da Enzo Coppini nel 1948.

A lui si deve, terminata l’attività agonistica nel 1951 e primo in Toscana, l’invenzione del ciclismo amatoriale, gestendo come squadra “Coppini”, le formazioni di dilettanti prima e di amatori poi, e vincendo per due volte il titolo di campione italiano a squadre. Di lì Learco Guerra, direttore Tecnico delle squadre EMI, FAEMA e VOV, lo chiamò e divenne dal 1958 al 1960 il suo braccio destro.

Mio padre ha cominciato a correre con la bicicletta giovanissimo, quando aveva appena 16 anni; nel 1936 entrò nella A.C.pratese e partecipò ad importanti gare nazionali e internazionali. Gareggiò con Fausto Coppi, Fiorenzo Magni, Gino Bartali,vincendo una cinquantina di gare. Appassionato sin da ragazzo delle due ruote, gli piacevano le moto, le vespe, ovvio le biclette!, decise di mettere su un negozio affidandolo al fratello.”

“Avevo appena tre mesi quando il mio babbo aprì questo negozio,  dice invece la figlia Valeria e poi partecipò  al giro di Francia. Posso ben dire di essere cresciuta a pane e ciclismo” e – ricorda mostrando orgogliosa delle foto appese alla parete – fece anche la campagna di Russia che lo tenne lontano da casa per 22 mesi e di lì tornò a piedi. Mio padre ha ricevuto diverse medaglie al valore per meriti di guerra, ed è stato anche presidente dell’Associazione Bersaglieri.”

Foto: le sorelle Coppini

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