Firenze – La scuola Saci, punto di riferimento per gli studenti Usa per lo studio dell’arte, chiude l’attività a Firenze, con il licenziamento di 35 lavoratori. a darne notizia è la Cgil, a cui è giunta, come alle altre organizzazioni sindacali, la comunicazione di avvio della procedura di licenziamento collettivo da parte di Studio Art College International Incorporated (Saci), che ha la sua unica sede operativa a Firenze. si tratta di una chiusura particolarmente amara per la città, in quanto Saci è a Firenze dal 1975. La procedura di licenziamento collettivo coinvolge 34 dipendenti e l’attuale direttore.
“Nonostante la crisi in atto, e il lungo blocco alle attività didattiche nelle quasi cinquanta sedi di programmi universitari statunitensi sul territorio fiorentino, Saci è l’unica struttura che fin dall’inizio della crisi ha dimostrato di non avere né le risorse economiche né le risorse progettuali per superare questa lunga interruzione – si legge nella nota diffusa dalla Cgil – come organizzazione sindacale, insieme alle rappresentanze sindacali aziendali e ai lavoratori abbiamo provato, in questi mesi, a costruire con la direzione un dialogo costruttivo volto a traghettare l’istituto oltre la crisi, ma il confronto è sempre stato problematico”.
Parlando dei molteplici incontri avuti con la direzione e della disponibilità dei lavoratori, “il board e la direzione hanno semplicemente lasciato scorrere il tempo senza prendere alcuna decisione – dicono dalla Cgil – restando passivi spettatori anziché soggetti attivi, nonostante i ripetuti appelli dei lavoratori e i tentativi di proporre delle soluzioni. Siamo convinti che quest’esito potesse essere evitato, e riteniamo pienamente responsabili il board e la direzione della fine di una esperienza che ha arricchito culturalmente la città, per questo motivo ancora una volta sollecitiamo il board e la direzione a valutare soluzioni alternative alla chiusura”..