D’accordo il legittimo escamotage per vendere più copie una volta tanto da una parte, passi per l’onda emotiva che ti spinge ad “estremi” solitamente non battuti dall’altra, ma il fatto che fin dalle prime ore del mattino in molte edicole reggiane i quotidiani con le vignette del nuovo numero di Charlie Hebdo fossero già esauriti, è un decisamente un buon segno.
E così mercoledì 14 gennaio diversi quotidiani che solitamente puoi trovare senza problemi eccessivi anche e pomeriggio inoltrato, risultavano introvabili a metà mattinata, già oggetto di culto. O più semplicemente di una richiesta dell’edicolante di riaverli il giorno dopo per il cliente ritardatario.
Il Fatto Quotidiano ha allegato (unico tra i quotidiani italiani) direttamente il nuovo numero del periodico satirico assaltato dai fanatici islamici, ma anche giornali quali la Repubblica o il Giornale avevano tutto o quasi il materiale satirico (ma anche le traduzioni degli interventi “seri” sulla libertà d’espressione e la laicità, oltre al ricordo straziato dei colleghi trucidati e del loro lavoro interrotto con le armi) nelle pagine interne. Il Corriere invece ha scelto la linea della pubblicazione di un elegante allegato col meglio delle vignette di Charlie e di quelle realizzate dopo la strage di Parigi.
Qualcosa insomma s’è risvegliato, anche se abbiamo dovuto attendere vicende e situazioni pagate a caro prezzo ma non è mai troppo tardi. Speriamo che il rinascimento del riso e della ragione possa continuare anche quando il ricordo sarà più sbiadito.