Cgil si prepara allo sciopero nazionale

Firenze – La CGIL si prepara alla mobilitazione del 12 dicembre, giornata di sciopero generale fortemente caldeggiato e sostenuto dall’appoggio di UIL. Lo fa con una tornata “preparatoria”, un’intera giornata informativa di incontro con i cittadini dedicata al dibattito sulle ragioni dello sciopero, il prossimo venerdì 28 novembre.

Saranno quattro le Camere del Lavoro di tutta l’area metropolitana che rimarranno aperte oltre l’orario di chiusura (Firenze, Scandicci, Figline e Marradi) e una ventina le case del popolo che si presteranno a iniziative e dibattiti sui temi caldi dell’opposizione sindacale: un “no” secco al Jobs Act, alla Legge di Stabilità e ai relativi tagli alla pubblica amministrazione e ai servizi, in virtù del sostegno all’alternativa, un piano per il lavoro “che valorizzi il sapere e il saper fare degli italiani”. A non andare giù è soprattutto la chiusura del governo al dialogo,  (la moneta, al contrario, offerta da Cigl e Uil “alla cittadinanza”) e la determinazione da locomotiva con cui Palazzo Chigi viaggia verso il varo delle riforme in atto. Considerati entrambi i piatti della bilancia, quella del 12 dicembre promette di risolversi semplicemente in una dimostrazione  – stando alle parole di Mauro Fuso, segretario fiorentino Cgil – del fatto che “il paese è in grado di fermarsi, perché critica gli atteggiamenti di questo governo”. Si fermerà a spese dei critici stessi, ma Costituzione docet: il diritto di sciopero è sacrosanto. La cura giusta, per contro, è in tasca da tempo.

“Il Jobs Act non risolve il problema lavoro. Dobbiamo crearne di nuovo con le risorse disponibili e con un’attenzione maggiore all’evasione fiscale, oltre che il recupero di tassazioni sui grandi patrimoni“. La ricetta, dice, “potrebbe rimettere in moto almeno 800.000 posti di lavoro in tre anni”. Che cittadinanza sappia, allora. E che sappia anche che quella riduzione della spesa pubblica che la spending review porta in sé “costringerà i Comuni ad alzare la tassazione o a ridurre i servizi”, delle due l’una. Anche le preoccupazioni per la mancata adesione di Cisl hanno una risposta nella disinvoltura. “I punti in comune sono molti, non disperiamo per il recupero di una piena unità sindacale”. E di timori che il Garante nazionale possa guastare la festa, ce ne sono? Sembrerebbe di no, almeno su Firenze.

“Il Garante interviene solo su alcune questioni”, come quella sullo sciopero del trasporto pubblico locale, – che vedrà Ataf Firenze spegnere i motori il 5 dicembre – e tutt’al più su quello regionale, per il cui sciopero Cgil è pronta a sottoscrivere la dichiarazione, anche a pena di sanzione”. Per inciso: il 5 dicembre sarà la volta di Fiorentina-Juventus, appuntamento fisso tanto per i fans viola quanto per quelli che vanno “allo stadio una volta l’anno, solo per la grande occasione”, dunque per chiunque sia ben disposto a scambiare il caos gestionale del trasporto pubblico con un rete bianconera gonfiata dal tiro a collo pieno di un Cuadrado del caso, ma i dubbi sulla congruità della scelta del giorno restano. In ogni caso, un passo alla volta. Intanto quello di giovedì prossimo, in cui la Cgil spiegherà appunto le ragioni dello sciopero.  Il link info per sapere dove e quando è http://www.firenze.cgil.it/2014/28novembre.pdf

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