Firenze – Biblioteche, si mobilita la Cgil Firenze con una nota durissima i cui si ribadiscono punti già emersi, vale a dire no ai tagli sul bando per i Servizi Aggiuntivi; si bandisca al più presto “un concorso per bibliotecari e archivisti anziché impiegare in quella funzione gli amministrativi (come accade belle Biblioteche De Andrè e del Galluzzo), senza per di più usare il personale delle cooperative in appalto per formarli”. Le richieste di Filcams Cgil e Fp Cgil sono rivolte “all’amministrazione comunale di Firenze, in merito alle ultime vicende rispetto agli appalti delle Biblioteche Comunali”. “Senza risposte, siamo pronti alla mobilitazione”, dicono le due sigle sindacali della Cgil.
Nel dettaglio, ecco le richieste di Filcams Cgil e Fp Cgil Firenze:
– rispetto alla carenza di risorse sul bando per i Servizi Aggiuntivi (Bibliobus, aperture il sabato, ecc ecc) paventato in questi giorni, chiederemo un incontro alla Direzione Cultura per evitare eventuali tagli al servizio. Allo stesso tempo, tale richiesta incontro, avrà come oggetto l’assegnazione dell’appalto “Servizi Bibliotecari, dello Sdiaf e Archivistici” e le criticità connesse alla procedura;
– in merito alla questione dell’impiego del personale vincitore di concorso per profili amministrativi del Comune all’interno delle Biblioteche “De Andrè” e del Galluzzo, ribadiamo la necessità, espressa più volte, di impiegare profili adatti alla mansione da parte dell’Amministrazione Comunale e quindi insistiamo sulla necessità di bandire un concorso per bibliotecari e archivisti che dia seguito in maniera coerente alla volontà di re-internalizzazione del servizio, riconoscendo l’esperienza di lavoro nel servizio, ai fini del concorso, per i lavoratori dell’appalto;
– riteniamo inoltre sbagliato e inaccettabile che il Consorzio di Cooperative (datore di lavoro dei dipendenti in appalto nelle biblioteche) dia seguito alla richiesta del Comune di utilizzare il personale in appalto per formare i lavoratori comunali (profili amministrativi) che prenderanno servizio nelle biblioteche già re-internalizzate (De Andrè e Galluzzo). Non è giusto e non si può scatenare una guerra tra lavoratori a causa delle responsabilità e della cattiva gestione del Comune (in qualità di committenza) e del Consorzio di cooperative. Non si mettano i lavoratori gli uni contro gli altri per questioni che nulla hanno a che vedere con la vita e il salario dei lavoratori delle biblioteche, comunali e in appalto.