Firenze – Dal primo aprile a Firenze si fermerà il progetto “Out Siders – Unità di Strada” e verrà rimodulato l’orario (con riduzione d’attività) del progetto “Centro Bassa soglia – Porte Aperte”. A dirlo, è Sabrina Tamburini della Fp Cgil che spiega: “Si tratta di due servizi, gestiti dalla cooperativa Cat, presenti da molti anni sul territorio fiorentino, che si prendono carico ogni anno di centinaia di persone in condizione di marginalità sociale e con problemi di dipendenza da sostanze stupefacenti. Servizi che intervengono sui bisogni primari e diritti di cittadinanza come servizi docce, accompagnamenti sanitari, consulenza legale, servizi sanitari, colloqui ed altro ancora che possa aiutare le persone a ritrovare dignità e alternative alla condizione di marginalità”.
Come mai si interrompono dei servizi così importanti a livello sociale? Per via del mancato rinnovo della convenzione, si legge nella nota della Cgil. da parte della Regione Toscana, per il proseguimento dei servizi di “Riduzione del danno” e di “Centro Bassa soglia” nel Comune di Firenze. La convenzione con Cnca (Coordinamento nazionale comunità di accoglienza) è scaduta il 31 dicembre 2022: Cat ha mantenuto in questi tre mesi del 2023 i servizi attivi, ma si vede costretta a ridurli, non riuscendo a continuare ad anticipare le risorse economiche.
“Esprimiamo forte preoccupazione e riteniamo grave che la Regione Toscana, oltre a non aver risposto ad una prima lettera da noi inviata nella quale chiedevamo un confronto sulla vicenda, non abbia poi partecipato all’incontro promosso dalla Prefettura di Firenze venerdì scorso, a seguito dello stato di agitazione da noi proclamato”, ribadisce Sabrina Tamburini di Fp Cgil.
Nei due servizi sono occupati 12 persone tra lavoratori e lavoratrici che quotidianamente si occupano dei progetti e che, a causa del mancato rinnovo della convenzione, rischiano di vedere ridotti i propri livelli occupazionali e retributivi. Aggiunge Tamburini: “Chiediamo alla Regione l’immediata riattivazione delle convenzioni, in mancanza delle quali il sindacato darà vita alle iniziative ritenute più opportune per tutelare sia i lavoratori e le lavoratrici sia l’utenza: siamo pronti alla mobilitazione. In attesa dell’intervento della Regione, chiediamo che il Comune di Firenze intervenga per garantire i servizi come hanno già fatto altre amministrazioni comunali, visto che il finanziamento riguarda tutto il territorio regionale”.
Dalla Regione giunge intanto una nota che riguarda il tema delle dipendenze e i servizi connessi. “La Regione Toscana conferma il suo impegno per garantire interventi di prevenzione e riduzione del danno a favore di persone tossicodipendenti e alcoldipendenti a forte marginalità sociale. Gli uffici dell’assessorato al diritto alla salute sono infatti già al lavoro su una delibera, prossima all’approvazione da parte della giunta regionale, per il rinnovo della convenzione tra Regione Toscana, Anci Toscana, Aziende sanitarie toscane, Società della salute e Coordinamento toscano comunità d’accoglienza (Ctca).
“Abbiamo ricevuto ieri – spiega l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini – la rendicontazione delle attività previste dalla convenzione e svolte nell’anno 2022 e siamo pronti ad approvare la delibera per il rinnovo dell’accordo. Voglio sia chiaro che è interesse della Regione Toscana e di tutti soggetti coinvolti dare continuità alle attività e garantire servizi per la riduzione del danno e l’integrazione dei soggetti più fragili nel nostro territorio. Interventi di questo tipo – continua Bezzini – permettono di raggiungere un segmento di popolazione per molti invisibile, ad alto rischio sanitario e sociale, che, diversamente, non avrebbe accesso ai servizi e ad una conseguente presa in carico”.
“La Società della salute di Firenze è impegnata a dare continuità al pagamento dei contributi – dice l’assessore al welfare del Comune di Firenze e presidente della Società della salute di Firenze Sara Funaro – per garantire gli interventi per la prevenzione e la riduzione del danno. Ringrazio l’assessore Bezzini per l’impegno verso un settore cruciale che prevede la presa in carico di soggetti fragili, offrendo servizi importanti a livello sociale per l’integrazione delle persone in condizione di marginalità sociale e con problemi di dipendenza da sostanze stupefacenti”.
“Al di là del fatto che queste rassicurazioni ci giungono dalla Regione almeno da novembre – dicono dalla Cgil – aspettiamo con fiducia la delibera “ormai prossima”, che dovrebbe finalmente risolvere la questione”.