Scrivere una nuova pagina delle regole del lavoro, abrogando le parti della normativa attuale più penalizzanti dei diritti e delle tutele. E’ l’obiettivo della mobilitazione promossa dalla Cgil nazionale che da sabato 9 aprile vedrà anche la Cgil reggiana scendere in piazza per raccogliere firme a sostegno di un referendum abrogativo delle parti considerate peggiore della Riforma voluta dal Governo Renzi.
Dopo le assemblee tenute dalla Cgil reggiana sui posti di lavoro, per sapere il gradimento dell’iniziativa e la contrarietà al Jobs Act, il responso ha registrato una maggioranza bulgara: delle quasi 30.000 persone che hanno dato il loro parere, il 99,2% ha dato mandato al sindacato di raccogliere le firme per la legge popolare sulla “carta dei diritti universali del lavoro” e il 98,8% ha dato il via libera ai referendum contro le norme sui licenziamenti illegittimi, il cosiddetto lavoro accessorio (i voucher) e le norme che limitano la responsabilità solidale del datore di lavoro negli appalti.
La raccolta delle firme proseguirà per i referendum fino all’8 luglio e per la legge popolare per sei mesi fino ad ottobre. In particolare sono 32 i banchetti che saranno presenti nei 42 Comuni nelle piazze durante i giorni di mercato (nel capoluogo si firma con un documento di identità n piazza Fontanesi e in piazza Casotti) e 30 quelli allestiti in altrettante aziende del territorio, oltre che nelle sedi sindacali.