Firenze – Cft, la questione che riguarda la sorte dei lavoratori-soci di una delle più grandi e famose cooperative italiane, approda in consiglio regionale, grazie a una mozione di cui si fa portatore il gruppo di Sì Toscana a Sinistra, che ha fatto circolare una nota congiunta con Firenze riparte a Sinistra.
“I lavoratori della Cft hanno già fatto la propria parte, accettando un piano industriale lacrime e sangue. E’ ora di fare chiarezza sul futuro dell’azienda e verificare che il concordato preventivo sia davvero una via al risanamento complessivo e non l’anticamera del fallimento”. Sono le parole con cui i consiglieri regionali di Sì-Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori e Paolo Sarti, e i consiglieri comunali di Firenze riparte a Sinistra, Tommaso Grassi, Donella Verdi e Adriana Alberici, commentano la battaglia in corso dei dipendenti della Cooperativa Fiorentina Trasporti.
La mozione di Sì-Toscana a Sinistra ha l’obiettivo di chiedere alla Regione di attivarsi perché sia garantito, al più presto, il pagamento dello stipendio di gennaio, e il rispetto delle scadenze per i mesi successivi. Nella mozione si chiede anche che siano garantiti la salvaguardia dell’occupazione e l’impegno per un positivo sviluppo della vertenza in corso.
“La storia della Cft ha qualcosa di incredibile – osservano i consiglieri – tenuto conto che il fatturato era arrivato a 142 milioni l’anno, ma che nel 2017 c’è stata una perdita di 17,7 milioni di euro a causa dei debiti accumulati con il fisco e con i fornitori. L’assemblea dell’azienda ha approvato un piano di rilancio industriale che prevede una riduzione di personale che interesserà 60 dipendenti e la rinuncia della quattordicesima mensilità da parte di tutti i lavoratori. Di certo non sarebbe ammissibile scaricare sui lavoratori il risanamento della cooperativa. Come chiesto dai sindacati, tutti i soggetti coinvolti,a partire della Lega Coop, si devono impegnare per un epilogo positivo della vicenda”.