Non conosce tregua la querelle nata tra Anpi e Pd in merito alle modalità di partecipazione dell’Associazione partigiani alle Feste dell’Unità. Parlando al “Caffè della Versiliana”, il premier aveva cercato di gettare acqua sul fuoco proponendo al numero uno dell’Anpi, Carlo Smuraglia, un pubblico confronto, domenica prossima, alla festa di Bologna o di Reggio.
“Io esporrò le ragioni del Sì, lui quelle del No e poi gli italiani voteranno come vorranno”, aveva spiegato Renzi in quel di Marina di Pietrasanta. Festareggio dunque come cornice di una ritrovata “armonia” tra Pd e Anpi, pur nel rispetto delle diverse posizioni sul referendum? Al momento, pare di no perché oggi l’Anpi, in sostanza, rispedisce l’invito al mittente: “L’ipotizzato confronto, a livello nazionale, del tutto anomalo per la sede parziale, per gli interlocutori e per le modalità non definite, non è certamente la soluzione del problema di fondo e verrà comunque valutato nella sua sostanza”.
Insomma il “tema della discussione”, ovvero le modalità della presenza dell’Anpi negli spazi delle Feste dell’Unità, “non è stato ancora seriamente affrontato e risolto”. A Reggio Emilia, come scritto da 7per24, Festareggio ospita uno stand dell’Anpi, dove l’associazione può esporre il proprio materiale a sostegno del No. Unico divieto, quello di fare volantinaggio dentro la Festa. E l’8 settembre si terrà un confronto tra Anna Finocchiaro per il Sì e Zagrebelsky per il No.
“Abbiamo semplicemente fatto quello che abbiamo sempre fatto. Sappiamo di avere posizioni diverse, ma ci piace confrontarci”, ha spiegato il segretario Pd, Andrea Costa, ricevendo l’elogio di Pierluigi Bersani: “Festareggio ha fatto le cose nel modo più semplice e giusto: è così difficile capirlo?”.
Al Campovolo, ieri, è arrivato anche il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio che ha cercato di smorzare i toni della polemica e ha fatto visita allo stand dell’Associazione dei partigiani reggiani. “L’Anpi e la Resistenza – aveva già dichiarato Delrio a Repubbblica – sono un patrimonio di tutti gli italiani. I toni di scontro vanno abbandonati, tra noi ci sono differenze ma questa è una occasione di lavoro comune per difendere il patrimonio della Costituzione”.