Firenze – Stella rimane forzista, Galli è blindato dalla Lega, Amato torna in campo. In queste tre ultime, spiazzanti mosse c’è tutto il travaglio del centrodestra e della teoria dei vasi comunicanti. Stella rimane in Forza Italia ma ottiene di essere capolista, il che pone in qualche difficoltà Jacopo Cellai, capogruppo storico degli azzurri in Palazzo Vecchio, nonostante il pacchetto di voti assicuratogli dall’ottimo lavoro svolto in questi anni e dalla tradizione di famiglia. D’altro canto, anche Marco Stella ha dalla sua, almeno sulla carta e guardando al passato, un ottimo pacchetto di preferenze. Quanto alla sua decisione dell’ultimo minuto, potrebbe essere stata influenzata anche dalla necessità di non dare l’impressione di una Forza Italia “in sbaracco”, in corsa verso la Lega. Situazione molto difficile, per Forza Italia, che per qualcuno rischia addirittura l’affanno, su Firenze, persino per un consigliere. Chi invece di affanni proprio non ne sente, è il blindatissimo Giovanni Galli, che si ritrova talmente amato dalla Lega da coprire due posizioni: listino bloccato, in cui è l’unico nome presente, e capolista. Come a dire, la certezza di entrare in assoluto.
Un giochino che tuttavia mette sul chi va là due sacche di voti importanti, dove i sindaci hanno casacca leghista, vale a dire Siena o Grosseto, che potrebbero pagare il fio di questa mossa politica. Infine, Paolo Amato. Ex senatore forzista, lunga carriera politica, Amato torna alla ribalta come solido rappresentante, sia per background che per formazione culturale, dei cosiddetti “sviluppisti” con baricentro saldamente fiorentino, che si sentono “a rischio” rispetto ad alcune parole sfuggite dalla candidata di Cascina, Susanna Ceccardi, e che non comprendono (o forse temono di comprenderlo troppo bene) la blindatura di un altro pisano. Del resto, è senz’altro attorno all’ex senatore azzurro che si coagula quella catena di interessi che vedono nella forza di Firenze la premessa per la grandezza della Toscana.
Paolo Amato