Firenze – Pubblichiamo la dichiarazione di Giacomo Cioni (foto), presidente di CNA Firenze Metropolitana, sulla proposta di legge salva centri storici avanzata da Dario Nardella.
“Dare più strumenti ai sindaci? In questo siamo totalmente con il sindaco Nardella perché gli obiettivi che vuole raggiungere con questi maggiori poteri sono interventi che chiediamo da tempo.
Il contrasto alla deregulation del commercio è uno strumento utile per contrastare un turismo di massa che riteniamo non giovi a Firenze. Crediamo infatti nel modello economico della bottega fondato sulla piccola impresa: l’unico in cui lo sviluppo economico rimane ben ancorato al territorio, crea occupazione (e non la sposta dove il costo del lavoro è più conveniente), offre servizi e prodotti che lo valorizzano distinguendosi per peculiari materiali e competenze caratteristici, fa economia reale.
E per arrivare a ciò occorre regolare l’house sharing e ripopolare il centro di residenti che necessitano di servizi e prodotti, riportando così nelle aree centrali della città anche botteghe e laboratori artigiani e negozi di vicinato in grado di soddisfare questa domanda e quella di un turismo di qualità.
In questo s’inserisce la possibilità che sia proprio il Comune, adottando il cosiddetto modello Lisbona, ad acquistare fondi, sfitti o abbandonati e degradati, per poi affittarli a canoni agevolatissimi ad attività al servizio dei fiorentini e di nuovi residenti.
E a proposito di aree inutilizzate torniamo a chiedere di reinventarle anche con la creazione di uno spazio espositivo e di vendita permanente riservato agli artigiani fiorentini che lo occuperebbero con turnazioni, in modo che il meglio dell’artigianato locale possa trovarvi spazio. Una proposta forte di un’esperienza passata e di successo: la cosiddetta Casa delle Eccellenze che, durante Milano Expo, fu allestita nell’ex Tribunale di Piazza San Firenze. Occorre replicarla in forma stabile in un’area centrale della città. L’ex tribunale, concesso al Museo Zeffirelli, sarebbe stato perfetto, ma i contenitori in centro non mancano affatto. I vantaggi sarebbero multipli: recupero di un edificio inutilizzato, sostegno economico all’artigianato che, come molti altri settori economici della nostra città sta attraversando un periodo oltremodo difficile, ed anche entrate per Palazzo Vecchio visto che gli artigiani corrisponderebbero un affitto per i periodi di occupazione”.