Centri impiego in sciopero, porte aperte in Regione ai lavoratori precari

Firenze –  “I nostri obiettivi coincidono”: la prima assicurazione ai lavoratori a tempo determinato dei Centri per l’Impiego toscani, oggi in sciopero, una delegazione dei quali si reca alla giunta regionale, arriva proprio dalla bocca dell’assessore al lavoro Cristina Grieco. Obiettivo che, se dal lato dei lavoratori è quello di scongiurare un mancato rinnovo di almeno 100 contratti che getterebbero in acque agitate almeno 100 famiglie, dal lato del governo regionale è quello di mantenere efficiente uno strumento che in questi momenti di crisi è considerato essenziale. Anzi, da potenziare.

“La Toscana ha già predisposto il finanziamento, da fondi europei, per il prolungamento dell’attività lavorativa essenziale per la funzionalità dei centri – ha detto l’assessora alla delegazione dei “100” a rischio – ma manca ancora il veicolo normativo utile per il rinnovo dei contratti. Alla conferenza Stato-Regioni è stato unanime l’appello dei presidenti perché il nuovo governo porti a rapida approvazione, dopo lo stop forzoso per la crisi,  il decreto Mille proroghe che dovrà contenere anche la misura a favore di questi lavoratori, che vivono a volte da molti anni uno stato di precarietà”.

I Centri per l’impiego sono uno strumento fondamentale di governo del mercato del lavoro, e il loro ruolo va mantenuto appieno per dare risposte soprattutto ai giovani e alla nuova disoccupazione. E, assicura l’assessore, la volontà fra lavoratori e amministratori regionali è la stessa anche per quanto riguarda il rafforzamento del ruolo dei Centri stessi, “legato soprattutto alla professionalità di chi vi opera, puntando all’offerta di servizi sempre più qualitativi”.

Se questa è la posizione della Regione, lavoratori e sindacati rimangono in attesa e in allarme. Intanto, il quadro: i circa cento addetti toscani dei Centri per l’impiego (più della metà a Firenze, una quarantina a Pistoia, il resto a Massa Carrara) rimarranno senza lavoro dopo il prossimo 31 dicembre, quando scadrà il loro contratto. Ad oggi, spiega in una nota la Cgil, il contratto non sarà rinnovato in quanto, nella Legge di Stabilità appena varata, “non è stata prevista la proroga chiesta a gran voce dai sindacati. Infatti, nell’approvazione della Legge di stabilità alla Camera non si è voluto risolvere il problema rimandando al Senato, dopo il referendum, la soluzione normativa per le proroghe. Questo non è successo, mentre l’esito del Referendum lascia la materia del lavoro alle Regioni che in assenza di una norma nazionale che risolva il problema dovranno trovare comunque una soluzione”.

Il successo dello sciopero odierno è altissimo: proclamato dalle Rsu della Città metropolitana di Firenze e da quelle della Provincia di Pistoia, l’adesione, dicono i sindacati, è stata pressoché totale, uffici chiusi. Al presidio a Firenze di fronte alla Prefettura in via Cavour ha partecipato anche una delegazione di lavoratori di Massa Carrara. Al termine del presidio, i lavoratori hanno consegnato in Prefettura e presso la Regione Toscana una lettera con foto e racconti della loro vicenda.

“I Centri per l’impiego sono al collasso, abbiamo appoggiato convintamente l’iniziativa decisa dalle Rsu. I lavoratori da mesi sono in mobilitazione per salvare l’occupazione e i servizi ai cittadini più fragili, i disoccupati, in un contesto di incertezza sulle risorse e confusione organizzativa. Contemporaneamente, questi lavoratori hanno saputo rispondere alla crescente pressione sui centri da parte degli utenti vittime delle tante crisi della nostra regione. Con lo sciopero e il presidio di oggi chiediamo che nel Milleproroghe di fine anno il Governo trovi il modo di sanare questa drammatica condizione, prorogando i contratti che scadono il 31 dicembre. Chiediamo anche alla Regione, alla Città metropolitana e alle Province interessate di fare pressione in tal senso”, ha spiegato Alessandro Giorgetti, segretario generale Fp Cgil Firenze.

 

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