Censura o scherzetto? De Lucia nel mirino di tre forzisti

Forza Italia chiede le pubbliche scuse del consigliere Pd Dario De Lucia dopo suoi post facebook polemici col Vescovo e una parte del mondo cattolico
de lucia
De Lucia (a destra): prove tecniche di pentimento in Sinagoga

D’accordo il giovane consigliere Pd è un po’ intemperante, mix giovanile di volontà di precorrere i tempi e dichiarata passione civile, ma farne un “caso politico” potrebbe risultare eccessivo. O addirittura fare il suo gioco. Che è anche quello, apertamente detto, di una quotidiana visibilità.

Fatto sta che Dario De Lucia è diventato oggetto di un intervento del gruppo consiliare di Forza Italia, a firma di Giuseppe Pagliani, Nicolas Caccavo e Claudio Bassi, dopo uno scambio facebook col giornalista Pierluigi Ghiggini. I tre Re Magi della riparazione chiedono al sindaco di Reggio Luca Vecchi di portare in dono al Consiglio censura, scuse e lettera pubblica al Vescovo Massimo Camisasca, alle Sentinelle in piedi e al Forum reggiano delle Famiglie.

Dopo una battuta social in cui De Lucia si divertiva così “per Halloween mi travesto da gender e vado a spaventare i cattolici”, in un crescendo polemico sulla bacheca, lo stesso arrivava a dipingere le realtà ecclesiastiche di cui sopra quali “moloch di conservazione e propagatori d’odio”. E’ vero che siamo sempre nel campo dell’opinione personale e pur sempre attraverso impulsivi post su una piattaforma (7per24 lo ribadisce da anni) che dovrebbe essere relegata a mero scambio di sciocchezze da bar che le discussioni reali dovrebbero avere ben altra sede e ben altra forma.

Ma è altresì vero che la degenerazione mediatica, dialettica ed anche politica vuole oggi che si paghino anche per eventuali scivoloni facebook. E così non è parso vero ai tre forzisti di prendere tre piccioni del repertorio polemico (famiglia/gender, Halloween e cattodem nel Pd) con una sola fava per creare dal nulla un signor polverone.

Vedi anche: http://www.7per24.it/2015/09/14/dario-mimmo-de-lucia-spadoni-il-nuovo-pierino-post-democristiano/

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