Firenze – E’ partito il settimo Censimento generale dell’Agricoltura, l’indagine Istat che coinvolgerà oltre un milione e 700 mila aziende del settore in tutta Italia e avrà l’obiettivo di fornire un quadro statistico approfondito, a livello nazionale, regionale e locale, del sistema agricolo e zootecnico italiano.
Istat, ricorda Cia Toscana in una nota, è il titolare di tutte le attività di censimento e di solito si avvale di collaboratori “occasionali” per la realizzazione delle interviste, nel caso del settimo censimento dell’agricoltura ha scelto di convenzionarsi con i CAA riconosciuti dalla PA.
“Tra i Caa selezionati da Istat – sottolinea Giordano Pascucci, direttore Cia Toscana – c’è anche Centro Cia srl: la nostra società promossa e partecipata dal Sistema Cia presente in Toscana (Cia Regionale e tutte le Province Cia). Complessivamente sono 40 le sedi (operative e sportelli) dislocate in tutte le province della Toscana (con 55 operatori) per assicurare un servizio capillare dedicato agli agricoltori ed alle comunità locali per rispondere al meglio alle loro necessità che si manifestano nei diversi territori”.
Queste attività di rilevazione, che si svolgeranno tra gennaio e giugno, andranno a sovrapporsi con altri impegni ed attività, dice Pascussi, che continua: “E’ quindi un impegno straordinario in tutta la Toscana, quello che svolgeremo per conto di Istat, che abbiamo accettato consapevoli che saremo chiamati a fare nuove attività di assoluto rilievo ed importanza, sia per l’interesse pubblico e della PA, che verso gli agricoltori”.
“Già nei prossimi giorni – conclude il direttore Cia Toscana – saremo pienamente operativi e, tramite una società specializzata, contatteremo gli agricoltori per fissare gli appuntamenti presso i nostri uffici per realizzare le interviste”. (info: www.ciatoscana.eu/caa)
Il settimo censimento appena partito sarà l’ultimo appuntamento decennale di questo tipo, informa l’Istituto nazionale di statistica. Dal 2022, infatti, la rilevazione si trasformerà in permanente. Fra le novità del 2022, la scomparsa del classico questionario cartaceo, che diventerà completamente digitalizzato. Nell’occasione, un focus informativo valuterà anche l’impatto del Covid sulle aziende del comparto. L’indagine consentirà di fornire una lettura approfondita della struttura del settore primario, sia dal punto di vista tematico (caratteristiche del conduttore, utilizzazione dei terreni e consistenza di coltivazioni e allevamenti, metodi di gestione dell’azienda e loro eventuale multifunzionalità, tipo di manodopera impiegata, commercializzazione), sia per quanto riguarda la localizzazione territoriale delle diverse attività produttive, elemento decisivo per comprenderne le dinamiche di possibile sviluppo.