Domani, 13 febbraio, sarà trascorso un mese dal naufragio della Costa Concordia nelle acque dell’isola del Giglio. Per ricordare le 17 vittime ed i 15 dispersi della tragedia del 13 gennaio a Roma è stata celebrata oggi, 12 febbraio, una messa. La cerimonia liturgica è stata officiata nella chiesa di Santa Maria degli Angeli alla presenza di molte autorità. C’erano il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, ed il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. C’erano leader politici e persone comuni. Assente, invece, il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, bloccato a Venezia dal maltempo che ha costretto alla cancellazione di alcuni voli per la capitale. La messa è stata celebrata dal segretario della Cei, monsignor Mariano Crociata. Il cardinale Angelo Bagnasco, vescovo di Genova e presidente della Cei, non è riuscito a giungere in tempo a Roma per officiare la cerimonia a causa del maltempo. Giunto nella chiesa verso la fine della cerimonia, Bagnasco ha ringraziato tutte le persone e le istituzioni che hanno cercato di rendersi utili all’isola del Giglio. Dopo aver espresso il suo dolore per le vittime del naufragio, il cardinale ha voluto ricordare il grande esempio di umanità dei Gigliesi: «in loro riconosciamo l'anima profonda del nostro popolo, ricco di intelligenza e di cuore, sempre capace di grandi cose senza perdersi d'animo», ha detto Bagnasco. Sulla tragedia della Costa Concordia, ha dichiarato invece il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, bisogna «continuare ad indagare» per rendere giustizia alle famiglie delle vittime. Uscendo dalla chiesa di Santa Maria degli Angeli, il capo dello Stato ha ribadito ancora una volta il suo rammarico per le responsabilità di alcuni italiani nella tragedia del 13 gennaio, ma ha anche contrapposto a questo loro esempio negativo l’esempio positivo dei tanti volontari e lo «straordinario impegno profuso dagli abitanti del Giglio». Le priorità, al momento, sono quella di lasciare che i magistrati svolgano le loro indagini nella massima tranquillità che si riesca ad evitare fuoriesca del carburante che causerebbe un grave inquinamento.
Un grazie tedesco agli abitanti del Giglio
Il presidente della Repubblica ed il presidente della Cei hanno ringraziato gli abitanti dell’isola del Giglio nei loro discorsi romani. Ieri, però, gli abitanti di Giglio Castello hanno ricevuto un ringraziamento anche dalla Germania. Le famiglie Looft e Rohwedder, che nella notte del 13 gennaio scorso riuscirono a mettersi in salvo durante il naufragio della Concordia sulle secche della Gabbianara, hanno infatti inviato una lettera di ringraziamento agli abitanti della frazione dell’isola del Giglio. «Cari amici, ci avete portato fuori dall'acqua dopo esserci allontanati a nuoto dalla nave. Grazie di tutto», si legge nella loro lettera. Assieme alla missiva, le due famiglie tedesche hanno inviato al Giglio due giacche e tre maglioni che gli isolani avevano loro prestato. Nonché alcune scatola di caramelle da distribuire fra i bambini delle scuole dell’isola.
Il defueling potrebbe iniziare prima del previsto
Ieri, 11 febbraio, un comunicato della Protezione civile annunciava che, a causa del mare mosso, il pontone Meloria non aveva potuto lasciare il porto dell’isola del Giglio. I tecnici della Smit avevano risistemato le panne di contenimento nei pressi del relitto, dopo che la mareggiata le aveva danneggiate o spostate. A causa dell’attenuarsi della perturbazione che aveva colpito l’isola, in serata era stato annunciato che le operazioni di svuotamento dei serbatoi della Costa Concordia avrebbero preso avvio lunedì 13 febbraio, sfruttando una finestra di bel tempo di circa 72 ore. Poche ore fa, però, è giunta dall’isola del Giglio la notizia che il pontone Meloria è stato fatto uscire dal porto ed è stato nuovamente affiancato al relitto della nave semisommersa. Al momento, si apprende, sono in corso delle verifiche da parte dei tecnici della Smit, la società olandese incaricata del defueling. Se queste avranno esito positivo lo svuotamento dei primi 6 serbatoi della Concordia potrebbe prendere avvio già nella giornata di oggi, 12 febbraio.
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