E’ uno deli ultimi atti di rilievo del consiglio comunale uscente prima dell’appuntamento con le urne e ha a che fare con le tasse che pagheremo nel 2014. Anche se non è una vera e propria stangata, di certo il carico fiscale sul cittadino non calerà il prossimo anno. Anzi, con tutte queste sigle si rischia alla fine dei conti di dovere tirare fuori qualche euro in più.
Sono stati approvate lunedì sera da consiglio delibere relative alle tariffe Tari, Imu, Tasi, alle relative detrazioni e ai regolamenti di applicazione dell’Irpef e di gestione delle entrate comunali.
Imu e Tasi
Coloro che sono proprietari soltanto di una prima casa dovranno fare i conti con la Tasi 2014, mentre tutti coloro che sono proprietari di seconda casa, dovranno vedersela anche con l’Imu 2014. La Tasi 2014 è del tutto simile all’Imu 2013 sulla prima casa, in quanto entrambe le tasse sulla casa calcolano l’imponibile a partire dalla rendita catastale dell’immobile.
La Tasi troverà applicazione sulle abitazioni principali o equiparate, ma anche sui fabbricati rurali ad uso strumentale dell’agricoltura ed ai cosiddetti “immobili merce”, cioè quei fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita (fintanto che permane tale destinazione e purché non siano locati). E’ prevista l’applicazione della Tasi al 3,3 per mille (2,5 per mille, più lo 0,8 per mille finalizzate a detrazioni). Sono previste nove fasce con detrazioni decrescenti all’aumentare della rendita dell’immobile (da un massimo di 165 euro di detrazione per rendite inferiori a 300 a un minimo di zero per rendite superiori a i 700) oltre a 20 euro aggiuntivi per ogni figlio di età non superiore a 25 anni (che aumenta a 30 euro per chi ha più di 3 figli)
La buona notizia è che si avrà l’esclusione di fatto dal pagamento della Tasi per gli occupanti non proprietari.
Le aliquote Imu indicate per il 2014:
5,00 per mille abitazione principale categorie A1, A8, A9;
7,60 per mille immobili a canone concertato ed immobili concessi in comodato gratuito fra parenti entro il primo grado limitatamente ai caso di scambio reciproco degli stessi e solo se entrambi i soggetti possiedono quest’unica unità immobiliare, nel territorio comunale, eventualmente corredata dalle relative pertinenze;
8,6 per mille per immobili concessi in comodato gratuito a parenti entro il 1° grado se ivi residenti;
9,60 per mille aliquota agevolata per immobili di categoria B, C3 (Laboratori), D1 (Opifici), D3 (Teatri e Spettacoli), D4 (Case di cura e ospedali), D6 (fabbricati sportivi), D7 (fabbricati attività industriali). Unità immobiliari censite nella categoria C1 (Negozi e Botteghe) utilizzate esclusivamente per l’esercizio dell’attività d’impresa direttamente dai proprietari con residenza o sede legale nel Comune;
10,1 per mille per terreni agricoli;
10,60 per mille aliquota ordinaria: si applica a tutte le tipologie abitative non comprese in quelle precedenti ed agli altri immobili/aree non oggetto di agevolazione.
Tari
Nel 2014 la Tari (tassa sui rifiuti) sostituisce la Tares. Non si pagherà più lo 0,30/mq previsto l’anno scorso dalla Tares che si versava allo Stato ma l’importo resta un’incognita. Secondo il regolamento approvato in ottobre dal consiglio comunale il tributo viene calcolato in base ai metri quadri dell’abitazione e al numero degli occupanti, senza però considerare l’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente, che consente alle famiglie con un basso reddito varie agevolazioni per i servizi base. Non verranno risparmiati nemmeno terrazze, logge, garage, se su di essi si svolgono attività a scopo di lucro.
Irpef
Non cambia nulla nel 2014. Viene mantenuta nel 2014 l’esenzione per i redditi inferiori a 15.000 euro e il criterio di progressione per gravare in minor misura sui redditi più bassi.
La discussione in consiglio
In riferimento alle aliquote Tasi, l’Aula ha approvato un primo emendamento, a firma di Moreno Rodolfi ed Emanuela Caselli del Gruppo Pd, che introduce alcune modifiche riguardo alle detrazioni per i figli, in particolare a favore delle famiglie più numerose. Il documento è stato approvato 18 voti a favore (Pd, Sel e Riva del Misto) e l’astensione dei consiglieri Pd Baccarini, Rinaldi e Venturini.
Un secondo emendamento, a firma di Montanari Federico, Capelli, Campioli del Pd e di Sel, finalizzato a una maggiore equità delle aliquote Tasi, ha ottenuto il voto favorevole di 21 consiglieri (Pd, Sel, Reggio 5 stelle e Riva del Misto), il voto contrario di 5 (Forza Italia e Progetto Reggio – Io cambio) e l’astensione di Pierfederici del Pd e Barbieri del Misto.
Infine, è stato approvato con voto unanime (27 a favore) un ordine del giorno della consigliera Terenziani (FI) con il quale si impegna la Giunta ad allegare al bilancio e pubblicare sul sito del Comune un prospetto a dimostrazione che l’aumento della Tasi è destinato al finanziamento delle detrazioni.