Contratto subito: è quello che sabato i lavoratori della sanità pubblica di Cgil, Cisl e Uil, in attesa da sette anni del rinnovo del contratto di lavoro, chiederanno – o meglio: cercheranno di chiedere – al premier Matteo Renzi che sarà a Reggio Emilia per l’inaugurazione del CoRe, il nuovo centro oncoematologico del Santa Maria Nuova.
Nel pomeriggio, in concomitanza con l’inaugurazione del CoRe, una delegazione di sindacalisti e lavoratori della sanità reggiana proverà a incontrare il Presidente del consiglio per consegnargli le cartoline firmate dalle istituzioni locali raccolte lo scorso maggio e una petizione con foto dei lavoratori della sanità reggiana.
“Si tratta di cartoline in cui si chiede a Renzi e alla ministra Madia il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto da sette anni e in rappresentanza di tutti i lavoratori della pubblica amministrazione – spiegano i sindacati – ci sarà anche un book con le foto dei dipendenti della sanità reggiana con dei cartelli recanti la scritta #contrattosubito”.
Le richieste al Presidente del consiglio sono chiare: sbloccare il contratto e rilanciare la contrattazione decentrata. “Ripartendo da questi principi e rinnovando i contratti nazionali di lavoro – concludono i sindacati – è possibile salvaguardare un bene comune per la nostra collettività come la sanità pubblica e universale”.
Quella dei lavoratori della sanità è solo l’ultima, in ordine di tempo, delle proteste annunciate per l’arrivo in città del premier Renzi. Altre manifestazioni sono state organizzate contro la Buona scuola, il Jobs act, lo Sblocca Italia e il decreto Madia.