Firenze – L’ ottava tappa del roadshow di Cassa Depositi e Prestiti con il Ministero dell’Università si è fermata a Firenze, martedì 10 settembre. Scopo dell’iniziativa che ha già toccato Roma, Milano, Palermo, Bologna, Padova, Ancona e Trento, è il potenziamento dell’offerta di residenze universitarie costruendo un sistema di ci facciano parte investitori pubblici e privati, con la messa a terra di “innovativi modelli di sviluppo”. L’iniziativa ha il compito di spiegare e illustrare ai territori le opportunità introdotte dal bando da 1,2 miliardi di euro firmato dal ministro Anna Maria Bernini, gestito dal ministero con il sostegno di Cassa Depositi e Prestiti per creare 60mila posti letto in Italia entro il 2026, come stabilito dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Fra i relatori dell’iniziativa, che si è tenuta presso l’Auditorium del Complesso di Sant’Apollonia, il commissario straordinario per gli alloggi universitari, Manuela Manenti, il presidente dell’Azienda Regionale per il Diritto alla Studio Universitario della Toscana, Marco Del Medico, e la responsabile Pubblica Amministrazione di CDP, Esedra Chiacchella. In platea, non solo rappresentanti delle istituzioni locali, del mondo accademico, degli enti per il diritto allo studio, ma anche la presenza di associazioni e imprenditori. Il bando del Mur è infatti aperto ai gestori di residenze sia pubblici che privati. Il contributo economico previsto dal bando è di circa 20mila euro per ogni posto letto messo a disposizione degli studenti, a fronte di una tariffa applicata alle nuove residenze di almeno il 15% inferiore rispetto ai valori medi di mercato. Un terzo dei nuovi alloggi a tariffe ulteriormente contenute sarà riservato a coloro che provengono da famiglie a basso reddito.
A fare gli onori di casa, il Presidente dell’Azienda Regionale per il Diritto alla Studio Universitario della Toscana Marco Del Medico, che ha aperto il convegno.
“Il bando rappresenta una risposta concreta del Ministero dell’Università e della Ricerca con il supporto di Cassa Depositi e Prestiti – ha detto Del Medico – alla crescente necessità di alloggi per studenti universitari a prezzo calmierato che si possono aggiungere a quelli pubblici già garantiti dagli Enti per il Diritto allo Studio Universitario a chi si trova in condizioni economiche meno favorevoli. Lo student housing è sicuramente la migliore soluzione per andare incontro a quella categoria di utenti che non rientra nei benefici del DSU ma ha lo stesso difficoltà a sostenere un affitto in una locazione privata. L’innesto dei 60mila nuovi posti vanno a sommarsi ai 300 milioni di euro dell’ex bando PNRR e della legge 338/2000, dimostrando che il diritto allo studio è divenuto un asset strategico di sviluppo socio-economico dei territori. Per questo è fondamentale avviare interventi che coinvolgano tanto il pubblico quanto il privato in collaborazione, per favorire una crescita dell’intero Sistema Paese”.
Foto da Ardsu