Firenze – Un niente di fatto. E’ questo il risultato del nuovo incontro che si è tenuto a Palazzo Strozzi Sacrati per fare il punto della situazione sulla vertenza della Roberto Cavalli, azienda di moda fiorentina.
Incontro convocato dal consigliere del presidente per il lavoro Gianfranco Simoncini al quale hanno partecipato tutte le organizzazioni sindacali, il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, l’assessore allo sviluppo economico del Comune di Firenze Andrea Vannucci e rappresentanti della società Cavalli.
Un incontro in cui l’azienda ha illustrato l’iter che a giugno scorso ha visto, tra le quattro offerte pervenute, l’individuazione, confermata dal tribunale di Milano, della società Vision del Gruppo Damac di Dubai quale possibile acquirente del 100% delle azioni del gruppo.
Le organizzazioni sindacali assieme ai lavoratori e lavoratrici speravano che l’azienda illustrasse il piano industriale del gruppo immobiliare di Dubai Damac, ma non è stato cosi.
Le uniche informazioni arrivati sono state i passi che si stanno compiendo per definire un accordo con i creditori per arrivare al 3 agosto e presentare la Tribunale un piano di ristrutturazione del debito.
Niente si è detto sul futuro dei lavoratori e su quali azioni saranno poste in essere per far ripartire l’azienda e garantire il futuro occupazionale di uno dei più prestigiosi marchi di moda. Un’incertezza che sta diventando insostenibile per i lavoratori e le lavoratrici della Roberto Cavalli che dicono basta.
La RSU per questo motivo ha deciso di chiedere un incontro da tenersi entro e non oltre il 24 luglio direttamente al Tribunale di Milano, dove venga illustrato o dal Commissario oda un suo delegato il piano di rilancio, sia dal punto di vista dell’impatto occupazionale, sia del mantenimento della sede nel territorio toscano.
La Rsu allo stesso tempo preannuncia che potrebbero essere messe in atto azioni di mobilitazione.