Firenze – Giornata convulsa anche quella di ieri, per quanto riguarda la scomparsa di Cata, la bimba di 5 anni di cui non si hanno più notizie da sabato pomeriggio scorso. Fra segnalazioni e telefonate, gli investigatori sono tornati a perquisire una casa adiacente all’Hotel Astor occupato, con sette pattglie di carabinieri e vigili del fuoco, dal momento che la tesi ad ora più credibile è ormai quella di un rapimento. Infatti, sembrerebbe spuntato anche un testimone, che pare abbia detto agli inquirenti di aver visto la bambina trascinata fuori dal cortile. La perquisizione è avvenuta in un appartamento e in alcuni garages. Nella mattinata di ieri c’era stato un sopralluogo del sostituto procuratore, Christine Von Borries. L’edificio perquisito sarebbe raggiungibile dall’hotel Astor dove viveva la bambina con la madre e dove si trova la famiglia dello zio. Secondo alcune voci, si cercherebbe nell’edificio la base per il rapimento.
Aveva perso credibilità con il trascorere delle ore, una segnalazione gunta da Bologna che avrebbe rilevato la presenza di Cata, a Bologna insieme a una donna, su un bus, la sera del 10 giugno scorso.
La scomparsa di Kataleya, ormai Cata per tutti, ha visto l’apertura di un fascicolo di indagine, da parte della procura di Firenze, con l’ipotesi di sequestro di persona a fini estorsivi.
Sono due i magistrati che coordinano le indagini dei carabinieri, il sostituto procuratore Giuseppe Ledda e la sostituta Christine von Borries, che fa parte della Dda di Firenze. Il reato infatti è di competenza della Direzione distrettuale antimafia.
La madre di Cata è stata ascoltata dai pm in Procura per oltre un’ora come persona informata sui fatti. Sentita anche un’amica. Dopo il malore avuto domenica pomeriggio, la madre di Cata, Kathrina, è stata di nuovo portata a Careggi: avrebbe ingerito una piccola quantità di candeggina. Portata in ospedale con un’altra ambulanza anche un’amica della donna. Già domenica la madre della piccola, ascoltata dagli investigatori, aveva fatto i nomi di alcune persone con cui ha avuto degli screzi e che secondo lei potrebbero aver portato via la bambina.
Intanto la Prefettura di Firenze, al termine della cabina di regia che si è svolta ieri pomeriggio, ha deciso la chiusura del «Piano provinciale per le persone scomparse». La piccola di 5 anni, quindi, non sarà più ricercata con le perlustrazioni sul territorio affidate ai volontari della Protezione Civile in quanto ora sono in corso le indagini da parte della polizia giudiziaria coordinata dalla Procura che indaga per sequestro di persona. «Le attività di ricerca hanno dato esito negativo – dice il comunicato diffuso dalla Prefettura – nelle prossime ore sarà chiuso il Piano provinciale per le persone scomparse».
Continuano intanto le manifestazioni di solidarietà alla famiglia da parte della comunità peruviana. Ieri sera si è svolta una fiaccolata nell’area di via Maragliano, dove si trova l’ex hotel occupato Astor, dove vive la bambina con la madre e un fratellino. Il padre della bimba, in carcere, ha tentato alla notizia della scomparsa della bimba, di togliersi la vita due volte, mentre la madre ieri ha ingerito una piccola quantità di varechina, sempre allo stesso scopo.
Foto Luca Grillandini