Casta sarà lei: scontro Renzi-Landini dall’Annunziata

Faccia a faccia (specie verbale) tra il Premier Renzi e il sindacalista reggiano Landini che si inalbera parecchio quando sente dare dell’accozzaglia a quelli del no e sbotta: “Lei divide il Paese!”. Caro 4 dicembre, sbrigati ad arrivare…

landini-renzi-642609Un tempo andavano d’accordo, ma adesso li divide l’abisso del referendum. «Ho il sospetto che la riforma non l’abbia letta, Landini – attacca Matteo Renzi – Bisogna cambiare le cose, non difendere la Casta come fate voi. Che bisognasse cambiare il bicameralismo paritario non l’ha detto Jp Morgan, ma la Cgil…». «Non è vero – ribatte il leader della Fiom – la Cgil era per un Senato vero delle autonomie. Questa riforma è malfatta». Il duello si consuma durante In mezz’ora. I due contendenti si conoscono bene, ma non si risparmiano nulla. «Compito di un sindacalista è difendere i lavoratori, non i consiglieri regionali – stuzzica il premier – Lei sembra vivere nel Paese delle meraviglie, lei è Alice. In cuor suo sa perfettamente che le ragioni del No non sono le ragioni della Cgil…».

Botta e risposta, va avanti così per l’intera trasmissione. Finché Landini lo attacca per aver definito “accozzaglia” il fronte del no. E il premier compie una parziale marcia indietro: «Non sto dicendo che è un’accozzaglia chi non vota come me o per me. Se ho offeso qualcuno, mi scuso». La distanza tra i due, comunque, non si accorcia: «È sbagliato dividere il paese – sostiene il sindacalista – I padri costituenti fecero acrobazie per unire, non vorrei che dopo gli acrobati arrivassero i clown…».Non è solo la Fiom a picchiare sul capo del governo. In vista del 4 dicembre torna in campo – anzi in piazza – anche il Family day. La manifestazione, convocata a Verona per il prossimo 26 novembre, serve a dire No al referendum e a una riforma che «mette in un angolo la famiglia».

A sostenere lo sforzo di Renzi, invece, interviene il condirettore del Financial Times: «Se il premier perderà, si innescherebbe una serie di eventi che solleverebbero dubbi sulla permanenza dell’Italia nell’Eurozona ». E, forse, al collasso della moneta unica. Chi è già contro l’euro è infine il Movimento cinque stelle. Per i grillini, nessuna clemenza va riservata a chi sceglie il Sì. «Michele Santoro? È passato all’establishment – giura Carla Ruocco durante l’Intervista su SkyTg24 – È tornato in Rai recentemente. Beh, chissà quanto guadagna adesso?».

(la Repubblica online)

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