Salto in alto della cassa integrazione straordinaria in Toscana: nei primi 8 mesi del 2011 le ore di straordinaria aumentano del 10%, passando da 10.037.414 a 11.010.028.
Un dato preoccupante, a fronte del calo generale della cassa integrazione, che segnala un -6,38%, da 33.519.052 ore a 31.379.884, con un crollo di quella ordinaria legata a crisi congiunturali, -26,8 e una lieve flessione di quella in deroga (-4,05).
Un dato che, spiega Daniele Quiriconi, responsabile del mercato del lavoro per la segreteria regionale della Cgil Toscana, “a settembre peggiorerà ancora, e che, unito all’altro dato del calo complessivo della produzione, conferma la fragilità dell’occupazione regionale”. Aggiungendo poi “l’effetto depressivo della manovra d’agosto e una ulteriore restrizione del credito già in atto – conclude l’analisi Quiriconi – appare evidente come sia urgente un intervento straordinario per la crescita senza il quale, anche in Toscana, il rischio è quello di superare in negativo la punta di crisi drammatica del 2009". Per la cassa integrazione straordinaria il cosiddetto "tiraggio"cioé le ore effettivamente non lavorate rispetto alla richiesta, spiega il sindacato, “si dimostra molto alto in considerazione del fatto che in molti casi ci si trova di fronte ad imprese ferme per l'intero ciclo o addirittura chiuse”.
Ciò significa, in soldoni, che nei prossimi mesi l’effetto automatico di questa situazione sarà la messa in mobilità e dunque il precipitare nella disoccupazione di migliaia di lavoratori giunti alla fine del periodo di protezione sociale.
Analizzando il dato provinciale, si segnala l'aumento della provincia di Grosseto (+71%), mentre si conferma critico il dato di Pistoia (+29%). La provincia che presenta il dato migliore continua a essere Prato (-29.5%).
Tra i settori bene il tessile con un calo di quasi il 30%, mentre perdura il dato negativo dell'edilizia (+12,34%) che supera per la prima volta gli 8 milioni e trecentomila ore di cassa.
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