Casole d’Elsa, via i mezzi per la ricerca geotermica

Casole d’Elsa –  Qualche giorno fa i camion “martellatori” vibroseis, mezzi necessari per la ricerca di eventuali pozzi geotermici, fermi da giorni nel piazzale del Capannino della Suvera nella strada che conduce a Casole d’Elsa, Radicondoli e poi Castelnuovo Val di Cecina, Mensano e tutta l’area interessata dalla ricerca geotermica, sono stati caricati e portati via. I mezzi dovevano essere utilizzati dalla ditta polacca Geofizyka Turun, incaricata dalla Magma, a sua volta concessinaria del permesso di ricerca rilasciato dalla Regione Toscana, per martellare il terreno  ed eseguire le misurazioni sismiche a riflessione. Una piccola vittoria delle comunità locali che si oppongono strenuamente al disegno che vede l’area, fra le più belle e incontaminate della Toscana ma anche fra le più tradizionalmente appetibili per lo sfruttamento della geotermia, ridotta  alla stregua di un vero e proprio campo di ricerca per la creazione di nuovi punti di sfruttamento di risorse energetiche. Intanto sembra che la società Magma abbia intenzione di rivolgersi al Tar. A dare notizia degli ultimi avvenimenti, il Comitato Difensori della Toscana.

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