Firenze – Alla lettera aperta che Aurora Luongo, delegata sindacale dell’Usb dello sportello migranti, aveva inviato anche a Papa Francesco e alla Curia fiorentina circa un caso di una loro iscritta cui sarebbe stato negato un colloquio giovedì 24 gennaio scorso con la motivazione che in quel giorno venivano ricevuti solo “gli italiani italiani”, pubblicata dalla Nazione, risponde la preside dell’opera Vincenziana. La versione della signora “maltrattata”, di origine spagnola, viene respinta da Lucia Sassettoli Malacarne, che tra le altre cose si meraviglia, come si legge sul maggior quotidiano cittadino “che il sindacato non abbia sentito prima la nostra voce”.
“E’ vero che siamo aperti una settimana per gli italiani e una per gli extracomunitari”, spiega la presidentessa adducendo la diversità delle problematiche, “questa signora è già stata assistita da noi: aveva la tessera che poi ha strappato. Ma ce l’aveva in quanto cittadina straniera, anche se poi ha sposato un italiano”. Del resto, l’opera vincenziana è ben presente sul territorio, e “ad essere accusati di razzismo proprio non ci stiamo”.