Milano – La Corte d’Appello di Milano ha assolto Silvio Berlusconi con formula piena per il cosiddetto caso Ruby, la ragazza marocchina per la quale Berlusconi intervenne presso la questura di Milano perché fosse rilasciata e affidata a Nicole Minetti, consigliera regionale del Pdl. Per il reato di concussione, l’ex premier è stato assolto perché il fatto non sussiste, cioè il suo intervento telefonico non fu un atto che obbligava i pubblici ufficiali a obbedire, facendo uso della sua carica. Per quello di sfruttamento della prostituzione, Berlusconi è stato assolto perché il fatto non costituisce reato, cioè non è stato provato dall’accusa che sapesse che la ragazza fosse minorenne pur avendo avuto con lei atti intimi. Soddisfatti gli avvocati dell’ex cavaliere che non rischia più che gli sia sospesa la pena dell’affidamento ai servizi sociali che sta scontando per il processo sui diritti Mediaset: “La sentenza è al di là delle più rosee previsioni”, ha detto l’avvocato Franco Coppi.
18 Luglio 2014
Caso Ruby, Berlusconi assolto in appello
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