Firenze –Il Presidente della Repubblica risponde all’appello lanciato dal consigliere Chiurli (Democrazia diretta) in seguito alla ricusazione del giudice Bouchard sul processo Forteto, la comunità per minori disagiati fondata da Rodolfo Fiesoli. E incarica il Consiglio superiore della magistratura (Csm).
“La ricusazione del giudice Bouchard, che presiedeva la corte nel processo Forteto, sarà sottoposta al vaglio del Consiglio Superiore della Magistratura”. E’ quanto ha indicato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, informa la nota del Consiglio regionale della Toscana, nella risposta inviata all’appello lanciato dal consigliere regionale di Democrazia diretta, Gabriele Chiurli, in seguito alla ricusazione del giudice Marco Bourchard da presidente del collegio che deve giudicare sul processo del Forteto, la comunità per minori di famiglie disagiate, affidati dal tribunale dei minorenni di Firenze, dove per trent’anni si sarebbero verificate violenze sessuali e maltrattamenti da parte di fondatori e responsabili. Un storia con testomonianze agghiaccianti, sul quale sono tornati a parlare a fine maggio scorso anche Le Iene di Italia Uno.
“La pronta risposta del Presidente Napolitano – dichiara il consigliere – è il primo elemento rassicurante in una vicenda che conserva ancora molti lati oscuri, anche dal punto di vista del coinvolgimento della politica. Poco rassicurante appare invece la decisione di non ricorrere contro la rimozione del giudice da parte della Regione Toscana, parte civile nel processo in corso. La ricusazione del presidente della corte – sottolinea Chiurli – rischia infatti di trasformare in un bluff l’intero procedimento, a ulteriore danno delle vittime che hanno avuto il coraggio di testimoniare”.
Il principale imputato del processo sui maltrattamenti e le violenze sessuali nella comunità per minori disagiati del Forteto, Rodolfo Fiesoli (nella foto), annunciò lo scorso giugno, che avrebbe presentato, tramite i suoi difensori, una dichiarazione di ricusazione dei giudici del tribunale di Firenze che deve giudicarlo con altri 22 imputati. La Corte d’appello di Firenze ha accolto la richiesta di ricusazione del giudice il 24 luglio.
“Nella lettera di risposta, firmata dal direttore Stefano Erbani, la Presidenza della Repubblica ci invita a rivolgerci direttamente al Csm per conoscere l’esito della trattazione – conclude Chiurli – . Lo faremo senz’altro: non lasceremo cadere la questione”.