Caso Dutroux, da Bagno a Ripoli dicono no

E' con una lunga nota che il sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini cerca di fare  chiarezza sulla complicata vicenda che ha visto protagonista Michelle Martin, l’ex moglie di Marc Dutroux, conosciuto come “il mostro di Marcinelle” e la sua richiesta di venire in Toscana ospite della comunità “Cristo è la risposta”. Ecco l'intervento del sindaco:

Ieri pomeriggio mi hanno telefonato diversi giornalisti da tutta Italia e anche dal Belgio perché sui media si era diffusa la notizia che l’ex moglie di Marc Dutroux, Michelle Martin, sarebbe stata ospite, almeno per 5-7 giorni o addirittura permanentemente, della comunità “Cristo è la risposta”, che attualmente si trova a Ponte a Niccheri, accanto alla Biblioteca Comunale. Per chi ancora non lo sapesse Michelle Martin è la donna che ha aiutato Marc Dutroux a sequestrare e seviziare 6 ragazzine a Marcinelle in Belgio, uccidendone poi quattro. Attualmente la Martin è in libertà condizionata dopo aver scontato 16 anni di carcere sui 30 di condanna. Dopo aver divorziato nel 2003, adesso sta seguendo un piano di reinserimento sociale.

Comunque  nel pomeriggio di ieri, appena saputa la notizia, ho predisposto due lettere da inviare al Ministero degli Esteri e al Ministero degli Interni per esprimere il dissenso totale dell’Amministrazione comunale verso l’accoglienza, poi ho parlato con il Prefetto dott Luigi Varratta, che in mattinata era stato contattato dall’ambasciatore italiano a Bruxelles, e gli ho chiesto di far presente immediatamente ai suddetti Ministeri l’opportunità di un rifiuto all’accoglienza (come del resto ha già fatto la Francia), non tanto per questioni ideologiche o pregiudiziali ma perché il percorso di reinserimento la signora Martin può benissimo farlo nel suo paese e non necessariamente in Italia!

Poi finalmente ho parlato con i rappresentanti della comunità “Cristo è la risposta” che, secondo la stampa e i media, erano stati contattati da un’analoga associazione belga per una possibile accoglienza della Martin, e loro hanno smentito categoricamente di aver dato l’assenso per accogliere la signora! Inoltre, il contatto e conseguente rifiuto sono avvenuti alcune settimane fa e non adesso, a seguito del tam tam mediatico! Si deve sapere che “Cristo è la risposta”, comunità di tipo evangelico, accoglie periodicamente per brevi periodi persone in difficoltà ma, parlandoci, mi hanno assicurato che, a suo tempo, dopo un primo assenso, una volta saputo chi fosse la signora Michelle, avevano fortemente respinto la richiesta di accoglienza. Allora, concludendo, mi chiedo: è stata tutta una montatura mediatica? la signora ha fatto “la furba” pensando che intanto vado in Italia e poi si vedrà? oppure è tutto un gigantesco equivoco? Nei prossimi giorni ne sapremo di più”.

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