Firenze – E’ a margine del consiglio metropolitano, riunito nella sua prima seduta istituzionale, che l’ira del sindaco Nardella sulla questione delle consulenze e delle partecipate diviene inarrestabile. Del resto il caso, scoppiato grazie a una mozione avanzata dal capogruppo in consiglio comunale Tommaso Grassi (Firenze riparte a sinistra) insieme al consigliere dello stesso gruppo Giacomo Trombi che riguarda proprio le consulenze attribuite con cifre del tutto ragguardevoli a personaggi con incarichi nelle stesse società partecipate, è uno di quelli che colpiscono. Un brutto affare, che ha scosso e scuote il Pd cittadino e che viene maldigerito dal primo cittadino che non si preoccupa affatto di nasconderlo. Anzi.
Tant’è vero che, al termine dei lavori metropolitani e subito prima di partire per Roma, Dario Nardella avrà un faccia a faccia con il presidente FiPark Carlo Bevilacqua . E cosa chiederòà il sindaco? Spiegazioni. Per dirla con le sue parole, Carlo Bevilacqua “ deve dare spiegazioni a me, alla citta e ai soci su tutta la gestione di Firenze Parcheggi” compresa “questa vicenda specifica”.
E qual è la vicenda specifica? Specifica specifica, eccola: il vicepresidente di Firenze Parcheggi, Marco Fazzini, ha avuto una consulenza da 24.000 euro annui dalla stessa partecipata, a fronte di uno stipendio annuo di poco superiore ai 14.000 euro. Non solo: spiegazioni anche per quanto riguarda Alberto Bianchi, chiamato in causa (anzi, in concausa) dallo stesso Grassi sempre lunedì in consiglio comunale per le consulenze legali per quasi 22mila euro ricevute sempre da FiPark nel 2014. Senza dimenticare la recente inclusione di Bianchi nel consiglio dell’Enel. E dunque, come dice lo stesso Nardella, c’è da chiarire e non c’è niente di meglio, forse, che un bell’incontro col presidente della partecipata a capitale prevalentemente pubblico alla cui guida siede proprio Palazzo Vecchio con quasi il 50% (49,47% per l’esattezza) dell’azionariato.