«Noi non temiamo, è giusto che la procura indaghi e vada fino in fondo», ha affermato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, commentano gli sviluppi dell’inchiesta sulla mancata realizzazione della bretella autostradale fra Lastra a Signa e Prato. «Non abbiamo fatto partire i lavori nel corso del 2010 – ha continuato il Governatore – perché i lavori alla cieca con me non partono». Per iniziare dai lavori, ha spiegato Rossi, si devono conoscere i tempi ed i costi di realizzazione, dati che, invece, mancavano per la realizzazione della bretella. «Noi abbiamo avuto un progetto che non era definito nei costui, che sembravano eccessivi e ci siamo rifiutati di convocare la conferenza dei servizi e di assegnare l’inizio dei lavori perché non vogliamo ritrovarci nella situazione in cui i lavori partono e i costi lievitano. La ditta nel dicembre 2010, dopo la nostra richiesta di 7 mesi prima, ci ha presentato i costi definitivi con una lievitazione di 130 milioni», ha concluso il Governatore. Le soluzioni che si prospettano alla Regione sono, a questo punto, due: rescindere il contratto e recuperare i 28,9 milioni stanziati nel 2006 per l’opera, oppure rivedere il progetto e riportarlo a costi ragionevoli e sostenibili. La decisione verrà presa dalla Giunta entro luglio.
Caso bretella: interviene il Governatore Erico Rossi
«Noi non temiamo, è giusto che la procura indaghi e vada fino in fondo», ha affermato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, commentano gli sviluppi dell’inchiesta sulla mancata realizzazione della bretella autostradale fra Lastra a Signa e Prato. «Non abbiamo fatto partire i lavori nel corso del 2010 – ha continuato il Governatore – perché i lavori alla cieca con me non partono». Per iniziare dai lavori, ha spiegato Rossi, si devono conoscere i tempi ed i costi di realizzazione, dati che, invece, mancavano per la realizzazione della bretella. «Noi abbiamo avuto un progetto che non era definito nei costui, che sembravano eccessivi e ci siamo rifiutati di convocare la conferenza dei servizi e di assegnare l’inizio dei lavori perché non vogliamo ritrovarci nella situazione in cui i lavori partono e i costi lievitano. La ditta nel dicembre 2010, dopo la nostra richiesta di 7 mesi prima, ci ha presentato i costi definitivi con una lievitazione di 130 milioni», ha concluso il Governatore. Le soluzioni che si prospettano alla Regione sono, a questo punto, due: rescindere il contratto e recuperare i 28,9 milioni stanziati nel 2006 per l’opera, oppure rivedere il progetto e riportarlo a costi ragionevoli e sostenibili. La decisione verrà presa dalla Giunta entro luglio.