Caseifici aperti, Regione sostiene il Consorzio Pecorino Toscano DOP

Firenze – Prima edizione di ‘Caseifici aperti’, ci sono anche i dati del 2018 che sono stati resi noti stamattina da Regione e Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP Palazzo Strozzi Sacrati. Sono intervenuti l’assessore regionale ad agricoltura e foreste e presidente e direttore del Consorzio.

L’assessore, commentando i dati 2018 del Consorzio, ha spiegato che l’andamento positivo sui mercati esteri del pregiato formaggio toscano (+25% dell’export) conferma che la scelta di valorizzarne la qualità, la certezza del prodotto e la tracciabilità si è rivelata positiva. L’assessore ha poi spiegato che, riguardo al saldo negativo registrato nel mercato interno (-13%), ha pesato soprattutto l’immissione di ingenti quantità di pecorino romano a causa del surplus di produzione di latte sardo. Tuttavia ha aggiunto che la Toscana, grazie agli interventi adottati a tutela degli allevatori e che puntano a potenziare tutta la filiera, a migliorare gli aspetti qualitativi e quantitativi della produzione e a promuovere con forza le specificità del formaggio toscano, conta di ottenere una crescita ulteriore sul mercato estero ed un assestamento su quello interno.

‘Caseifici aperti’, ha aggiunto l’assessore, è un’iniziativa assolutamente da promuovere con forza perché, sulla scia di altre analoghe riguardanti filiere agroalimentari di grande importanza per la Toscana, permette a tante persone di vedere con i propri occhi come si arriva ad un prodotto finito di eccellenza. Come per l’olio o il vino, anche per il pecorino non c’è niente da nascondere ma tutto da vedere.

Interpellato sul problema annoso delle predazioni, l’assessore ha quindi spiegato che la Toscana non è d’accordo con il piano lupo presentato dal governo e che vorrebbe individuare un’iniziativa di raccordo allevatori-regione-governo-commissione europea per dare una risposta al problema. Poi ha concluso ribadendo che la Toscana ha come unico interesse la salvaguardia degli allevamenti e della sicurezza dei cittadini, certamente non quello di abbattere lupi, a meno che non sia inevitabile. Quindi ha lanciato un provocatorio invito ad agire quanto prima a chi fosse in grado di catturarli e spostarli in altre zone dove non creino contrasto all’attività umana, garantendo per questo la collaborazione della Regione.

 

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