Case popolari, ora si può ristrutturare con scomputo dall’affitto

La possibilità per chi è in attesa di mobilità fra un alloggio e l’altro

Firenze – Ferve la spinta per giungere a compimento della promessa dell’amministrazione di consegnare 500 case popolari del piano straordinario sulla casa annunciato dal sindaco Dario Nardella e dall’assessora alla casa Benedetta Albanese.

” In particolare, – informa l’amministrazione – il Comune sta lavorando sugli alloggi di risulta, ovvero quegli alloggi di edilizia residenziale pubblica rimasti vuoti ma che devono essere ristrutturati prima di assegnarli alle famiglie in graduatoria”.

“Sono già oltre 334 gli appartamenti ristrutturati grazie allo stanziamento straordinario del Comune di 7 milione di euro, a fronte di un totale azzeramento dei fondi nazionali che sull’emergenza casa ha lasciato il vuoto” ha ricordato l’assessora Albanese. “Solo nel mese di gennaio ne abbiamo ristrutturati e assegnati 51, ma il ritmo dei lavori, delle ristrutturazioni e delle assegnazioni degli alloggi va avanti spedito, e anche in questi ultimi giorni abbiamo consegnato 8 appartamenti a famiglie in lista d’attesa. Lo sforzo fatto solo con i soldi del Comune è notevole, ma vogliamo fare di più e per questo approviamo in via sperimentale anche la possibilità di assegnare appartamenti da ristrutturare a chi è in attesa di mobilità fra un alloggio e l’altro con interventi di ripristino a carico dell’assegnatario, che poi avrà lo scomputo della spesa dagli affitti mensili”.

In pratica Palazzo Vecchio ha deciso di concedere la possibilità a coloro che sono in attesa di un alloggio all’interno delle graduatorie di mobilità ordinaria (cioè quelle famiglie che hanno necessità di spostarsi in altri appartamenti per mutate esigenze socio sanitarie o anche di composizione del nucleo) di provvedere all’anticipo delle somme necessarie alla sistemazione dell’alloggio di risulta. I lavori dovranno essere gestiti da Casa Spa fino a 20mila euro, e la spesa sarà anticipata dall’affittuario che poi sarà restituita attraverso lo scomputo dal canone di locazione.

“E’ una possibilità aggiuntiva che mettiamo a disposizione dei nuclei che sono in graduatoria di mobilità ordinaria – ha concluso Albanese –. Vogliamo accelerare l’assegnazione degli appartamenti anche sul fronte delle mobilità”.

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