Dimissioni immediate del sindaco, di Maria Sergio e del ministro Graziano Delrio”. Le chiedono Norberto Vaccari, capogruppo del Movimento 5 Stelle e la deputata pentastellata Maria Edera Spadoni, dopo che Il Resto del Carlino ha pubblicato la notizia che il primo cittadino Luca Vecchi vive in una casa acquistata dal crotonese Francesco Macrì, uno degli arrestati nell’operazione Aemilia.
La proprietaria dell’abitazione è Maria Sergio, moglie del sindaco Vecchi che comprò nel 2012 (allora Vecchi era capogruppo del Pd in consiglio comunale) la casa al grezzo, a Masone, dalla M&F General Service srl, di cui Francesco Macrì era amministratore unico. La Sergio era allora dirigente all’urbanistica del Comune di Reggio, nominata da Delrio nel 2004, mentre oggi, dopo che Vecchi è diventato sindaco, è dirigente all’urbanistica a Modena. Macrì è stato poi arrestato il 28 gennaio del 2015, ora è ai domiciliari, per concorso in reimpiego di beni illeciti in attività lecite con l’aggravante di aver favorito l’associazione mafiosa. Secondo le accuse Macrì sarebbe stato il prestanome dei fratelli Vertinelli di Montecchio e attualmente è imputato nel processo, in attesa di giudizio.
Intervistato dal Carlino il sindaco Vecchi ha detto di non sapere che la persona da cui la moglie aveva comprato la casa, Francesco Macrì, era stato arrestato nell’operazione Aemilia e ha aggiunto: “Mi sento addolorato, mi sento anche vittima. Mi cade un muro addosso. Mi sono interrogato, mi sono posto il problema su cosa avrei potuto fare di più; ma in quel momento, in quelle condizioni, non potevo fare di più di quello che ho fatto. Non potevamo prevedere che dopo anni questa persona sarebbe stata arrestata. Se vado a cena con una persona e dopo anni scopro che è un delinquente non posso farci niente”.
Ma ai grillini non basta e vogliono sapere perché tutti abbiano taciuto in tutti questi mesi durante le fasi dell’inchiesta e del processo Aemilia. La bufera è servita