Firenze – C’è grande entusiasmo a Casa Buonarroti, l’istituzione museale fiorentina che ha contribuito con un prestito importante alla realizzazione della mostra “Michelangelo:Divine Draftsman and Designer” che è stata appena inaugurata al MET di Nerw York a cura di Carmen C. Bambach direttrice del dipartimento di grafica del museo statunitense e che si annuncia come un grande evento artistico e senza dubbio una rara occasione per veder riuniti insieme un numero molto ampio di disegni del genio del Rinascimento, 133 in tutto oltre ad alcune sculture, il Bruto e l’Adamo David provenienti dal Museo del Bargello e quello che ormai tutti gli studiosi in maniera unanime considerano il primo dipinto in assoluto di Michelangelo, “Il tormento di Sant’Antonio” realizzato all’età di dodici anni quando si trovava nella bottega del Ghirlandaio.
“Attraverso la grafica di Michelangelo si ripercorre la vita e l’opera – osserva Alessandro Cecchi direttore di Casa Buonarroti appena di ritorno in Italia dopo aver presenziato all’inaugurazione della mostra – con le opere che provengono dalle maggiori collezioni mondiali. La cosa illuminante è come lo stile di Michelangelo sia cambiato nel corso della sua lunga esistenza, l’atto creativo è documentato attraverso disegni di ogni genere, dagli schizzi, ai gifth drawings, i celebri disegni finiti dati in regalo come la serie per Tommaso de’ Cavalieri. In genere i disegni sono preparatori per le opere, in mostra troviamo anche il busto di Bruto e il Davide del Bargello, il grande cartone del Museo di Capodimonte per la Cappella Paolina, ci si accosta alla produzione grafica senza togliere niente all’opera finita, del resto il primato del disegno è un concetto fondamentale per il Rinascimento fiorentino, più volte sottolineato dal Vasari. Si tratta di una occasione unica per ripercorre tutta la vicenda e un grande sforzo con l’esposizione di altri artisti come Sebastiano del Piombo a cui è dedicata una piccola sezione”. In tutto da Casa Buonarroti per il MET sono partiti ben 15 disegni di Michelangelo, tra cui alcuni dei capolavori della collezione che conta 205 disegni, quasi tutti autografi, La Madonna col Bambino del 1525, l’ultima volta l’abbiamo ammirata in occasione della mostra “Il primato del disegno” proprio a Casa Buonarroti, curata dalla Presidente Pina Ragionieri, la “Cleopatra” che può essere ammirata nel recto e nel verso grazie a recenti scoperte, studi di architetture come la Pianta per San Giovanni dei Fiorentini e quella per Porta Pia a Roma, disegni di fortificazioni, il celebre “Autoritratto nell’atto di dipingere la Volta Sistina con sonetto autografo” , studi anatomici come lo “Studio per un torso virile e per un braccio destro” e “Basi di pilastro per la Sagrestia Nuova con scritte autografe”.
“ Un disegno questo – osserva la Presidente della Fondazione Pina Ragionieri – che da solo può raccontare la vita di Michelangelo e il suo tormento. Casa Buonarroti – ha aggiunto la D.ssa Ragionieri – è voluta essere presente in questa grande occasione di studio e di conoscenza per il grande pubblico”. Prima di partire per gli Stati Uniti tutti i disegni sono stati messi a punto con un intervento di pulitura e consolidamento per essere presentati al pubblico nel modo migliore. La mostra come riferito dal Dott. Cecchi si avvale di un allestimento molto elegante, la prima sezione è dedicata a Michelangelo, gli anni della formazione e ai disegni degli artisti a lui vicini, poi la seconda è dedicata alle sole opere di Michelangelo, una sezione per Sebastiano del Piombo, particolarmente scenografica la ricostruzione in scala della Volta della Sistina con tutti i disegni preparatori, infine in chiusura la fortuna di Michelangelo. L’incontro a Casa Buonarroti è stata l’occasione per avere alcune anticipazioni sulle attività della Fondazione, nel 2018 la mostra dell’anno sarà dedicata alla figura di Filippo Buonarroti e l’idea è quella di mantenerla per un periodo più ampio, visto che non vi saranno opere grafiche. Da gennaio ad aprile, il ciclo di conferenze dedicate ai Padroni di Casa, da Leonardo fino a Cosimo, l’ultimo dei Buonarroti, mentre il prossimo 15 dicembre il D. Cecchi terrà una conferenza sull’Ultima cena del Casari nel Cenacolo a Santa Croce.