Firenze – Casa albergo delle Poste di via Chiusi, sembra tramontata, come riferisce la stampa cittadina, l’ipotesi “volano” per le emergenze abitative su cui si riteneva ormai conclusa la trattativa col Comune. Stupore per il rifiuto di Poste italiane di procedere sulla linea di quanto già ventilato dal sindaco Nardella viene espresso dalla segretaria regionale del Sunia Laura Grandi, che raggiunta da Stamptoscana, dice: “Lo stupore è giustificato dal fatto che si riteneva che la questione dell’utilizzo della casa albergo per dipendenti delle Poste come alloggi volano per l’emergenza abitativa fosse un matrimonio ormai concluso, che rientrava nel piano casa del sindaco Nardella. La struttura, che si riteneva ormai pacificamente destinata a fungere da accoglienza di primo livello per le questioni abitative, ne aveva anche tutti i requisiti e l’appropriatezza, vista la destinazione cui già assolveva. Inoltre, si sarebbe trattato di un segnale importante per il ruolo di utilizzo sociale che poteva ricoprire all’jnterno della città di Firenze”.
Troppo bello per essere vero? “Sembra che la trattativa si sia arenata sul nodo del vil denaro – continua Grandi – la nostra speranza è che si tratti di una impasse, con dei margini ancora aperti di confronto. Firenze non può perdere un’occasione del genere, e neppure Poste italiane. Se così non fosse, spero che non ci sia da parte di Egi Poste la volontà di fare cassa destinando l’immobile a proprietari con altre finalità e progetti, rivolti non alla salvaguardia dei più deboli, bensì a fasce sociali in condizioni econ0miche privilegiate”. Insomma per farla breve, il timore è che il “rilancio” di prezzo di Poste Italiane sia dovuto “all’intenzione di dare via libera a studentati, o ad altre soluzioni del genere, a rischio forte di speculazione economica. Il sindaco dichiara che non verrà ambiata la destinazione d’uso, ma la preoccupazione c’è”.
Del resto, come ricorda Grandi, a Firenze non esistono altre strutture che possano rispondere in modo altrettanto rispondente a questo disegno. “Siamo preoccupati – conclude Grandi – anche per i nostri iscritti ancora dentro la struttura, 15 famiglie ancora in attesa di soluzione, che speravano che la scelta del Comune potesse incarnare un modo positivo per risolvere la situazione, intervenendo su alloggi fatiscenti con una grande opera di ristrutturazione-riqualificazione”.
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https://www.stamptoscana.it/alloggi-volano-si-profila-lipotesi-casa-albergo-delle-poste/