Cartelli contro avvelenamento di animali nel Pratese

Prato – La Polizia provinciale di Prato, in accordo con il Comune, ha installato cartelli che segnalano il pericolo di avvelenamento per i cani nelle zone di Villa Fiorita, Santa Lucia e Le Sacca, privilegiando i punti di accesso, sia stradale che pedonale, in modo da avvisare la cittadinanza del possibile pericolo di presenza di bocconi avvelenati. Sui cartelli, posizionati con l’ausilio di personale volontario, si legge; “attenzione bocconi avvelenati” e le relative norme di riferimento.

“Negli ultimi anni sono stati 7 i casi di avvelenamento che hanno causato la morte di animali domestici e selvatici – spiega il comandante della Polizia provinciale Michele Pellegrini – Cittadini e veterinari hanno segnalato, permettendone il rinvenimento, anche esche tossiche nelle stesse località”. Pellegrini aggiunge che, in base alle analisi dei campioni di organi prelevati dagli animali morti (fra le vittime 4 cani e 1 lupo), in sei casi su sette è stata riscontrata la presenza di sostanze venefiche. Le analisi tossicologiche dell’Istituto Zooprofilattico per le Regioni Lazio e Toscana hanno accertato la presenza di sostanze tossiche anche in due esche.

La Polizia provinciale, alla quale è affidata dalla Regione Toscana la competenza per le indagini in materia di utilizzo e detenzione di esche avvelenate, ha quindi deciso di delimitare le aree e installare la cartellazione. Si tratta infatti di un obbligo previsto dalla legge in presenza di ripetuti casi accertati di avvelenamento. L’obiettivo è informare i cittadini dell’eventualità della presenza di altri bocconi avvelenati e sensibilizzarli sul problema, anche per incoraggiarli a collaborare con la Polizia provinciale all’individuazione dei responsabili di questa pratica illegale e particolarmente crudele.

L’uso dei bocconi avvelenati è da collegare, per quanto riguarda le zone agricole e boschive, ad una gestione errata della fauna selvatica e delle immissioni di animali di allevamento a scopo di ripopolamento. Mentre in città fa spesso seguito a dissidi condominiali. Sono infatti sempre più frequenti i casi di animali domestici avvelenati con prodotti tossici all’interno delle proprietà private (giardini, recinti, strade ecc.). Con sempre maggiore frequenza si gettano bocconi avvelenati negli insediamenti urbani, nei giardini pubblici, nelle piazze, nei laghetti cittadini e così via. Un comportamento che mette a grave rischio l’incolumità delle persone che frequentano tali zone. La Polizia Provinciale per ogni caso svolge indagini per risalire all’autore, in quanto l’utilizzo di bocconi avvelenati è un crimine punito dalle leggi penali.

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