Cartella sanitaria informatizzata, a breve il battesimo

Nelle prossime settimane per gli ambulatori della medicina del lavoro

Firenze – Sicura e semplice, intelligente, capace di collegarsi con facilità ad altri archivi digitali e dinamica. La Regione Toscana terrà a battesimo nelle prossime settimane la cartella sanitaria informatizzata per gli ambulatori di medicina del lavoro. E’ la prima regione in Italia ad aver sviluppato questo strumento, che dopo una fase di sperimentazione sul campo a gennaio del 2025 diventerà pienamente operativo. 

Il presidente della Regione Toscana esprime.apprezzamento. Un risultato importante, come sottolinea anche l’assessore regionale al diritto alla salute, che ha consentito peraltro pure di omogeneizzare prestazioni a volte disomogenee degli ambulatori di medicina del lavoro dei vari territori.  Un progetto che rimarca l’attenzione attribuita alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro e al monitoraggio e alla sorveglianza delle malattie professionali. Un risultato che è anche l’ennesima dimostrazione della capacità di lavorare in squadra della sanità toscana per costruire sinergie  e collaborazioni: un metodo di lavoro che produce risultati positivi.

Della nuova cartella sanitaria informatizzata si è parlato nel corso di un convegno tecnico che si è svolto  nel pomeriggio di ieri, 16 aprile, nell’auditorium dell’ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze. 

La nuova cartella consentirà di migliorare il flusso di informazioni statistiche raccolte e quei dati aggregati e anonimizzati saranno condivisi  in automatico con altri soggetti, come Inail ad esempio, all’interno del progetto “Marel” dedicato alla malattie e ai rischi emergenti sul lavoro:  tutte informazioni utili per meglio conoscere e prevenire i fenomeni, ma anche per promuovere una rete nazionale della medicina del lavoro. Con la cartella sanitaria informatizzata la Regione Toscana ha partecipato  ad un progetto finanziato con i fondi del Pnrr di cui è capofila la Lombardia e già sono arrivate richieste per il suo uso al dei fuori dei confini toscani.


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